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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01222019-155855


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BENZA, MICHELANGELO
URN
etd-01222019-155855
Titolo
Dinamica dell'infestazione di Bacrocera oleae (Rossi) in rapporto all'abbandono della coltivazione dell'olivo
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Canale, Angelo
relatore Dott. Petacchi, Ruggero
correlatore Prof. Belcari, Antonio
Parole chiave
  • abbandono di olivi
  • Bactrocera oleae (Rossi)
  • dinamica
  • mosca
  • olive
  • olivicoltura marginale
  • popolazione di Bactrocera oleae (Rossi)
Data inizio appello
11/02/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro ha avuto come obbiettivo quello di approfondire le conoscenze sulla dinamica di popolazione di Bactrocera oleae (Rossi), fitofago chiave dell’olivo, in territori marginali caratterizzati da una forte tendenza all’abbandono. L’attività svolta rappresenta il primo contributo sperimentale relativamente ad un quesito che spesso viene posto dagli agricoltori di queste zone, ovvero quale è il rischio, in termini di infestazione da mosca delle olive, che corre un oliveto coltivato confinante con un oliveto abbandonato.
Tale quesito è appropriato e trova giustificazione in quanto segue:
- L’olivo anche se abbandonato continua a produrre una discreta quantità di drupe, che non essendo raccolte permangono sulla pianta fino alla primavera successiva.
- In primavera le pupe svernanti originano adulti che, una volta emersi dal suolo, volano, si accoppiano e depongono sulle olive residuali;
- La capacità di dispersione di B. oleae è stato dimostrata essere sufficiente per coprire distanze di qualche centinaio di metri e straordinariamente di qualche chilometro; il fitofago pertanto è potenzialmente in grado di spostarsi da terreni abbandonati a coltivati, soprattutto nelle aree dove essi siano contigui.
L’attività sperimentale ha previsto il monitoraggio dei voli e la stima dell’infestazione di 12 unità di campionamento dislocate nei comuni di San Giuliano Terme, Calci e Buti. 6 unità di campionamento appartenevano alla tesi abbandono vs coltivo ed erano composte da due appezzamenti uno abbandonato e l’altro coltivato, le restanti 6, di controllo, appartenevano invece alla tesi coltivo vs coltivo ed erano composte da due appezzamenti uguali tra loro.
I monitoraggi dei voli sono stati effettuati regolarmente, con l’ausilio di pannelli cromotropici collati, da novembre 2017 a inizio agosto 2018.
La stima dell’infestazione è stata effettuata su olive campionate nell’autunno 2017, nella primavera 2018 e nell’estate 2018.
In accordo con quanto già provato sperimentalmente è stato confermato che gli individui svernanti della mosca delle olive B. oleae, una volta ripresa la loro attività in primavera, depongono sulle olive che residuano sulle piante dopo la stagione della raccolta. Inoltre, durante il lavoro di tesi è stato possibile prevedere il periodo in cui sono avvenute le deposizioni primaverili attraverso l’utilizzo del modello gradi giorno, validando ulteriormente la metodologia già adottata in passato.
Gli altissimi livelli di infestazione rilevati nella primavera 2018 (108.4%) sulle olive residuali confermano l’ipotesi che aree olivate caratterizzate da presenza di drupe in questo periodo dell’anno rappresentano, per il fitofago, importanti zone di riproduzione.
Le differenze rilevate tra le cumulate dei voli negli oliveti abbandonati e coltivati non sono risultate significative al test statistico non parametrico Wilcoxon. È invece risultata significativa la differenza dei livelli di infestazione totale rilevata in estate negli oliveti abbandonati e coltivati, ciò prova che la mosca in estate tende a spostarsi dagli oliveti in stato di abbandono verso quelli coltivati.
Lo studio condotto apre nuove prospettive di lavoro sulla tematica e individua eventuali miglioramenti da eseguire per studiare la mosca delle olive a scala territoriale “Area Wide”.
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