Tesi etd-01222019-123247 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FEDELI, GIACOMO
URN
etd-01222019-123247
Titolo
Contenuto in fitochimici in frutti ed ortaggi coltivati a diversa intensità ecologica
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof.ssa Guidi, Lucia
Parole chiave
- agricoltura biologica
- agricoltura conservativa
- agricoltura integrata
- alimentazione
- coltivazione biologica di frutti
- coltivazione biologica di ortaggi
- nutraceutica
Data inizio appello
11/02/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Oggi nella coscienza di un numero sempre più ampio di consumatori si sta diffondendo un atteggiamento più critico e consapevole nei confronti dell’alimentazione. Si è creato un nuovo paradigma per cui il cibo è alla base della salute umana e della prevenzione dalle malattie e dello stress ossidativo. Ecco perché negli ultimi anni si è assistito al boom dei superfood, degli alimenti funzionali e si è addirittura arrivati a coniare nuovi termini e discipline, quali la Nutraceutica.
Parallelamente, nel corso dei decenni, si è assistito al graduale affermarsi di metodi di coltivazione alternativi a quelli convenzionali, che affondano le proprie radici in filosofie e movimenti ambientalisti nati già alla fine del diciannovesimo secolo ma, che mai come oggi, hanno visto tanti sostenitori e consumatori. Tra questi troviamo sicuramente l’agricoltura biologica, l’agricoltura conservativa e l’agricoltura multifunzionale. Pur basandosi su concetti, filosofie e legislazioni sostanzialmente diversi, questi metodi di coltivazione hanno in comune la volontà di minimizzare l’impatto ambientale dell’agricoltura, contribuendo a preservare le terre coltivate da inquinamento, erosione, perdita di fertilità e sostanza organica, garantendo al consumatore alimenti privi di residui fitosanitari.
Nella presente tesi sperimentale è stata valutata l’influenza di diversi sistemi di coltivazione, agricoltura integrata (INT), agricoltura biologica (ORG) e agricoltura biologica con lavorazioni conservative (ORG+), sulle proprietà organolettiche e nutrizionali di frutti ed ortaggi. In particolare, lo scopo ultimo era la valutazione se, come proposto da altri autori, in frutti ed ortaggi coltivati secondo il metodo biologico e biologico conservativo si riscontrino effettivamente maggiori concentrazioni di molecole di notevole interesse per l’alimentazione umana e metaboliti secondari, come conseguenza di una risposta del metabolismo delle piante nei confronti di maggiori stress biotici ed abiotici.
Al fine di perseguire l’obiettivo generale hanno collaborato 5 unità di ricerca: Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Agroambientali dell’Università di Pisa, Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento Sant’Anna, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Perugia, Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, Dipartimento Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Nella tesi vengono riportate le analisi condotte sui prodotti orto-frutticoli coltivati per un periodo di due stagioni e forniti dalle varie Unità.
Le principali differenze sono registrabili sugli ortaggi da foglia, nei quali la tecnica del ORG+ ha indotto un contenuto superiore di molecole biologicamente attive e utili per la salute umana. Da sottolineare come l’anno di coltivazione inducesse in tutti i prodotti la maggiore varaibilità.
Parallelamente, nel corso dei decenni, si è assistito al graduale affermarsi di metodi di coltivazione alternativi a quelli convenzionali, che affondano le proprie radici in filosofie e movimenti ambientalisti nati già alla fine del diciannovesimo secolo ma, che mai come oggi, hanno visto tanti sostenitori e consumatori. Tra questi troviamo sicuramente l’agricoltura biologica, l’agricoltura conservativa e l’agricoltura multifunzionale. Pur basandosi su concetti, filosofie e legislazioni sostanzialmente diversi, questi metodi di coltivazione hanno in comune la volontà di minimizzare l’impatto ambientale dell’agricoltura, contribuendo a preservare le terre coltivate da inquinamento, erosione, perdita di fertilità e sostanza organica, garantendo al consumatore alimenti privi di residui fitosanitari.
Nella presente tesi sperimentale è stata valutata l’influenza di diversi sistemi di coltivazione, agricoltura integrata (INT), agricoltura biologica (ORG) e agricoltura biologica con lavorazioni conservative (ORG+), sulle proprietà organolettiche e nutrizionali di frutti ed ortaggi. In particolare, lo scopo ultimo era la valutazione se, come proposto da altri autori, in frutti ed ortaggi coltivati secondo il metodo biologico e biologico conservativo si riscontrino effettivamente maggiori concentrazioni di molecole di notevole interesse per l’alimentazione umana e metaboliti secondari, come conseguenza di una risposta del metabolismo delle piante nei confronti di maggiori stress biotici ed abiotici.
Al fine di perseguire l’obiettivo generale hanno collaborato 5 unità di ricerca: Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Agroambientali dell’Università di Pisa, Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento Sant’Anna, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Perugia, Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, Dipartimento Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Nella tesi vengono riportate le analisi condotte sui prodotti orto-frutticoli coltivati per un periodo di due stagioni e forniti dalle varie Unità.
Le principali differenze sono registrabili sugli ortaggi da foglia, nei quali la tecnica del ORG+ ha indotto un contenuto superiore di molecole biologicamente attive e utili per la salute umana. Da sottolineare come l’anno di coltivazione inducesse in tutti i prodotti la maggiore varaibilità.
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tesi_fedeli.pdf | 1.97 Mb |
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