Tesi etd-01222019-111057 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LUTI, LETIZIA
URN
etd-01222019-111057
Titolo
Effetti dell'uso di scarti di marmo sulle proprietà di malte e calcestruzzi
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Prof. Lezzerini, Marco
correlatore Ing. Romano, Michele
correlatore Ing. Romano, Michele
Parole chiave
- calcestruzzo
- concrete
- malta
- marble waste
- mortar
- scarti di marmo
Data inizio appello
08/02/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/02/2089
Riassunto
Gli scarti di marmo, prodotti durante le attività di estrazione e/o lavorazione, possono avere un impatto negativo sull’ambiente. In particolare, il materiale che desta maggiore preoccupazione dal punto di vista dell’inquinamento ambientale è la marmettola, che si può presentare sotto forma di polvere o fango. Nel territorio delle Alpi Apuane, l’inquinamento dei corpi idrici provocato dalla presenza di marmettola rappresenta un significativo e attuale problema ambientale.
Un’adeguata gestione della marmettola è subordinata alla sua corretta identificazione come rifiuto o come sottoprodotto. Se assoggettata alla disciplina dei rifiuti, la marmettola è classificata come rifiuto industriale speciale non pericoloso, descritto dal codice CER 01 04 13: “Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07”.
Nel caso in cui siano soddisfatte le condizioni di legge previste dagli artt. 184-bis e 186 del D.Lgs. 152/2006, la marmettola può essere riutilizzata come sottoprodotto.
Al fine di valutare la possibilità di reimpiego nel settore edilizio, questa tesi riporta uno studio sperimentale sull'influenza dell’utilizzo di marmettola di marmo bianco apuano sulle proprietà di malte e calcestruzzi.
La marmettola è stata utilizzata nei campioni realizzati per sostituire, in percentuali variabili, il cemento o l’aggregato.
In seguito, sono state condotte delle prove meccaniche e fisiche per valutare le caratteristiche dei materiali ottenuti.
I risultati hanno evidenziato che una sostituzione del 10-15% del cemento o dell’aggregato di malte e calcestruzzi con marmettola non influisce in modo apprezzabile sulle caratteristiche meccaniche finali. Dai dati ottenuti si evince che l’impiego della marmettola nella produzione di malte e calcestruzzi rappresenta una destinazione adeguata e sostenibile di questo sottoprodotto.
Un’adeguata gestione della marmettola è subordinata alla sua corretta identificazione come rifiuto o come sottoprodotto. Se assoggettata alla disciplina dei rifiuti, la marmettola è classificata come rifiuto industriale speciale non pericoloso, descritto dal codice CER 01 04 13: “Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07”.
Nel caso in cui siano soddisfatte le condizioni di legge previste dagli artt. 184-bis e 186 del D.Lgs. 152/2006, la marmettola può essere riutilizzata come sottoprodotto.
Al fine di valutare la possibilità di reimpiego nel settore edilizio, questa tesi riporta uno studio sperimentale sull'influenza dell’utilizzo di marmettola di marmo bianco apuano sulle proprietà di malte e calcestruzzi.
La marmettola è stata utilizzata nei campioni realizzati per sostituire, in percentuali variabili, il cemento o l’aggregato.
In seguito, sono state condotte delle prove meccaniche e fisiche per valutare le caratteristiche dei materiali ottenuti.
I risultati hanno evidenziato che una sostituzione del 10-15% del cemento o dell’aggregato di malte e calcestruzzi con marmettola non influisce in modo apprezzabile sulle caratteristiche meccaniche finali. Dai dati ottenuti si evince che l’impiego della marmettola nella produzione di malte e calcestruzzi rappresenta una destinazione adeguata e sostenibile di questo sottoprodotto.
File
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