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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01222018-183715


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LO MONACO, CHIARA
URN
etd-01222018-183715
Titolo
Il Risk Management nelle Aziende Sanitarie: procedure e metodologie di una ASP Siciliana.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Lazzini, Simone
Parole chiave
  • gestione
  • procedure
  • rischio clinico
  • strumenti
Data inizio appello
19/02/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il crescente aumento dei sinistri e delle richieste di risarcimento connesse all’insorgere di eventi avversi in ambito clinico ha reso sempre più importante il concetto di Risk Management.
Il Risk Management identifica i potenziali pericoli a cui è sottoposta l’azienda; è un processo decisionale che coinvolge temi di carattere sociale, politico, economico e tecnico attraverso un’analisi e una valutazione dei rischi.
La gestione del rischio clinico o definito anche Risk Management, nasce negli Stati Uniti con lo scopo, come sopra anticipato, di ridurre i ricorsi legali dei pazienti che sono state “vittime” di incidenti clinici non previsti durante un determinato trattamento sanitario.
Il rischio (risk) è riconducibile a una potenziale perdita (loss) legata ad un evento avverso; gli aspetti gestionali (management) riguardano il rapporto ipotizzabile tra rischio ed eventuale perdita .
Tale tema si propone dunque, di individuare strumenti capaci di valutare e prevenire i rischi insiti nelle attività cliniche e di proporre miglioramenti al fine di ridurli o eliminarli.
I vantaggi che derivano dall’adozione del Risk Management sono diversi e sono riconducibili ad:
- Una maggiore efficacia della programmazione;
- Un’efficace ed efficiente erogazione delle prestazioni;
- Un’efficace ed efficiente allocazione delle risorse;
- Un elevato standard delle prestazioni rivolte al cliente.

Nel primo capitolo si va ad analizzare il tema in maniera generale soffermandosi sull’evoluzione che ha avuto nell’arco del tempo non soltanto negli Stati Uniti, dov’è nato, ma anche dove si è sviluppato negli anni seguenti.
Dopo dei brevi cenni storici si può osservare un confronto tra quello che è stato lo sviluppo del Risk Management in diversi contesti in particolar modo in Inghilterra con il National Health Service (NHS) e in Italia con la gestione del rischio clinico. In un secondo momento si passa ad analizzare l’argomento nel contesto siciliano, terra nativa, in cui si è comunque avuto uno sviluppo di questo tema e della sua politica ma solamente negli ultimi anni.

Nel secondo capitolo si entra nel cuore dell’argomento dandone una definizione adeguata al contesto clinico, riprendendone le normative a cui si ispira e analizzandolo in tutte le sue sfaccettature partendo dal “modello del formaggio svizzero di Reason”, continuando con la classificazione degli errori fino ad arrivare alla gestione del rischio clinico vero e proprio. A questo punto si avrà modo di conoscere i vari rischi a cui si può andare incontro attraverso una loro classificazione; gli strumenti per poterli rilevare quali la cartella clinica, l’audit, i sistemi di reporting ecc. Una volta individuati e rilevati i rischi sarà necessario identificare degli strumenti in grado di effettuare un’analisi degli stessi. Ed ecco che chiudiamo questo capitolo parlando dell’analisi proattiva e di quella reattiva e di tutti gli strumenti che per ognuna delle due possono essere di supporto al seguente studio.

Il lavoro si chiuderà con un terzo capitolo trattante l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa in cui avremo modo di vedere in maniera più ravvicinata l’iter seguito dall’azienda in questione, il piano di risk management andando ad analizzare non soltanto la politica, l’organigramma e le procedure da essa utilizzate ma soffermandoci su alcuni rischi che l’azienda si propone di prevenire e di tutte le metodologie adottate per riuscire in questo intento.

La suddetta ricerca ci permette dunque non soltanto di capire meglio il tema del Risk Management da un punto di vista teorico, contestuale e specifico nella trattazione di alcune metodologie e strumenti utilizzati ma anche e soprattutto, come prefissarsi degli obiettivi, dotarsi di buone politiche e procedure di rischio clinico e la capacità di cogliere immediatamente gli eventi sentinella sia fondamentale per riuscire ad ottenere dei buoni risultati che siano mirati ad assicurare la sicurezza dei pazienti attraverso una notevole riduzione dell’insorgere di eventi avversi o comunque di un loro contenimento permettendo anche di ridurre i costi legati alle richieste di risarcimento.
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