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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01212024-233045


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TANANYAN, MARTA
URN
etd-01212024-233045
Titolo
Tra ideologia e pragmatismo. Il ruolo dell'Unione Sovietica nella storia del conflitto arabo-israeliano
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Paoli, Simone
Parole chiave
  • conflitto arabo-israeliano
  • guerra fredda
  • Israele
  • Palestina
  • questione palestinese
  • Stati Uniti
  • Unione Sovietica
Data inizio appello
05/02/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
La ricerca propone un’analisi del ruolo dell’Unione Sovietica nell’evoluzione del conflitto arabo-israeliano sulla base della principale letteratura occidentale e russa. A questo proposito si è cercato di collocare gli eventi del conflitto arabo-israeliano nel contesto più ampio della politica estera regionale e globale dell'Unione Sovietica e, più in generale, del nuovo ordine mondiale stabilito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Per arrivare a questo obiettivo si è utilizzato il metodo storiografico di ricerca: si è partiti dall’analisi delle radici del conflitto arabo-israeliano per poi concentrarsi sul supporto di Israele da parte di Stalin nel dopoguerra, la successiva rottura delle relazioni diplomatiche tra URSS e Israele e il definitivo avvicinamento di quest’ultimo alla sfera di influenza occidentale.

Dal punto di vista dello studio del contesto regionale, un'attenzione particolare è stata rivolta ai principali eventi politico-militari che contraddistinsero il conflitto nel periodo preso in esame: crisi di Suez (1956), guerra dei Sei Giorni (1967), guerra dello Yom Kippur (1973), guerra in Libano (1975-1980) e prima Intifada (1987-1991). Sulla base della ricerca si è potuto concludere che l'influenza dell'URSS fu molto importante nell’immediato dopoguerra per poi diminuire dopo la Guerra dei Sei Giorni e diventare sostanzialmente marginale alla fine degli anni ’80, in coincidenza con la crisi del regime e del sistema sovietici. L'assenza di relazioni diplomatiche tra Israele e l'URSS compromise le possibilità di Mosca di giocare un ruolo di mediazione; allo stesso tempo, l'eccessiva ideologizzazione della politica estera sovietica spesso ostacolò la capacità della leadership dell'URSS di reagire in modo flessibile alla rapida evoluzione della situazione regionale.
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