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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01212024-155443


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PESCO, LAURA
URN
etd-01212024-155443
Titolo
"PREVENZIONE A RITMO DI DANZA" Per non considerare la vecchiaia solo come una perdita, ma come una fase della vita
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA' MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE
Relatori
relatore Prof.ssa Nicolini, Ida
Parole chiave
  • anziano
  • attività fisica
  • comunicazione con le artiterapie
  • danza
  • demografia e società
  • invecchiamento attivo
  • musica
Data inizio appello
21/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/02/2027
Riassunto
Per invecchiare bene dobbiamo riuscire ad avere un atteggiamento positivo verso questa tappa della vita, cercando di essere in grado di sperimentare nuovi percorsi di crescita che ci permettano di accettare i nostri limiti ma anche le nostre risorse. Questo lavoro, nella sua fase progettuale, si propone di analizzare in chiave critica gli aspetti fondamentali dell’utilizzo della musica e della danza per prevenire patologie e rieducare al movimento un corpo diverso e depauperato dal trascorrere del tempo. Verranno analizzati alcuni studi, oltre ad una breve riflessione sulle future prospettive di utilizzo della danza come strumento privilegiato di lavoro in grado di apportare benefici a tutti ed in modo particolare all’anziano, sia a livello psicologico che fisico.
Nella prima parte della mia trattazione ho descritto i cambiamenti demografici della società e le modifiche significative di tipo strutturale e funzionale che caratterizzano la vecchiaia e l’importanza dell’attività fisica a tutte le età, ed in particolare nell’anziano. Nella seconda parte, aiutata anche da studi scientifici, ho analizzato le proprietà preventive e terapeutiche della musica e della danza ed ho considerato come attraverso la pratica di questa attività motoria, l’anziano sia in grado di migliorare il proprio stato di salute e di benessere. Cambiare prospettiva nella terza età significa dare un nuovo senso alla vita, poiché si invecchia non solo biologicamente ma in relazione alle patologie e al tipo di vita che si conduce. Pertanto la danza può diventare quel “modus vivendi” che rallenta il processo di invecchiamento e la perdita di creatività che contraddistingue l’anziano. La partecipazione a forme comunicative diverse, condivise nel gruppo, può essere un grande aiuto nella riscoperta del piacere nell’anziano, di vivere nuove opportunità. Nell’ultima parte ho raccolto i commenti del gruppo di aero-dance che alleno, a testimonianza del piacere che le partecipanti provano nel condividere questa nuova esperienza con le altre “ballerine” del gruppo, nonostante questa attività sia svolta, cito le loro parole, “alla mia età!”.
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