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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01212021-175101


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIULIANINI, SIMONE
URN
etd-01212021-175101
Titolo
Evoluzione della struttura del sistema bancario in Italia dagli anni Novanta a oggi
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Ferretti, Paola
Parole chiave
  • fusioni fra banche
  • struttura del sistema bancario italiano
  • concentrazione bancaria
  • riforma delle banche di credito cooperativo
  • big tech
  • fintech
Data inizio appello
22/02/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/02/2091
Riassunto
L’obiettivo di tale tesi è quello di descrivere l’evoluzione della struttura del sistema bancario italiano dagli anni Novanta a oggi.
Ho suddiviso la tesi in tre capitoli.
Nel primo capitolo mi sono concentrato sugli anni Novanta.
Dopo un breve excursus di presentazione sulla situazione del sistema bancario italiano in termini di numero di banche attive, numero di sportelli bancari, numero di dipendenti bancari e grado di concentrazione del settore, e un breve approfondimento sulle varie tipologie di crescita, interna ed esterna, con annessi vantaggi e svantaggi, mi sono concentrato sulle motivazioni che conducevano le banche verso la strada delle aggregazioni.
Esse sono state suddivise in tre differenti tipologie: motivazioni aziendali, motivazioni extra-economiche ed altre motivazioni.
Fra le motivazioni aziendali ho analizzato: la necessità di aumentare l’efficienza operativa, analizzando quindi le economie di scala e le economie di scopo, i benefici derivanti dalla crescita dimensionale, la diversificazione del rischio, l’aumento del potere di mercato e le fusioni sollecitate dall’autorità di vigilanza come risposta a situazioni di crisi fra banche.
Fra le motivazioni extra-economiche ho analizzato l’hubris manageriale, la strategia di emulazione e la strategia difensiva, attuata dalle banche, per proteggersi da eventuali acquisizioni ostili.
A conclusione del primo capitolo ho fatto cenno alla politica del “deposit siphoning”, quale altra motivazione di aggregazione bancaria.
Nel secondo capitolo mi sono focalizzato su quattro motivazioni attuali che comportano, per le banche, la necessità di ricorrere a processi di concentrazione: gli elevati costi di regolamentazione bancaria dettati da Basilea 3,la necessità di sanare il problema dei crediti deteriorati e di recuperare un livello di redditività che sia sostenibile per competere sul mercato, i necessari investimenti in termini di digitalizzazione e la concentrazione bancaria come arma di difesa per competere contro nuovi operatori tecnologici, le imprese Fintech e le Big Tech.
Ho chiuso il secondo capitolo effettuando una previsione futura, riferita al prossimo decennio, circa l’evoluzione del sistema bancario italiano e della banca nel futuro.
Nel terzo capitolo mi sono concentrato esclusivamente sul progetto di riforma delle banche di credito cooperativo, ufficialmente entrato in vigore il 15 aprile 2016, quale esempio concreto del processo di concentrazione del sistema bancario italiano.
Dopo una prima presentazione numerica circa la situazione pre e post-riforma, mi sono soffermato ad analizzare le problematiche che hanno indotto il governo italiano, di comune accordo con il mondo del credito cooperativo, a effettuare tale rilevante processo di rivisitazione del settore.
Ho concluso l’analisi con gli obiettivi raggiunti e le principali novità che sono state introdotte.
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