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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01212020-150422


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
POMARE', LUCREZIA
URN
etd-01212020-150422
Titolo
Profilo proteico di frutti di mela (Malus domestica L. Borkh) trattati in post-harvest con radiazioni UV-B e UV-A
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITA DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Ranieri, Annamaria
correlatore Castagna, Antonella
correlatore Serra, Andrea
Parole chiave
  • mele
  • proteoma
  • radiaizoni
  • UV-A
  • UV-B
Data inizio appello
10/02/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/02/2090
Riassunto
La mela è attualmente coltivata in gran parte del pianeta. 
In natura, le piante e i frutti sono sottoposti a stimoli di varia natura che comportano diverse risposte fisiologiche di adattamento ed acclimatazione. In particolare, si è visto che le radiazioni UV sono in grado, in dipendenza della specie, della cultivar e della dose di UV fornita, di determinare un accumulo di determinati metaboliti secondari. Tuttavia, non vi sono lavori in letteratura che mettono in correlazione gli effetti metabolomici osservati con eventuali variazioni nel profilo proteomico a seguito dell’esposizione a radiazioni UV. Alla luce di ciò, con questo lavoro si è voluto verificare se le radiazioni UV, in particolar modo le componenti UV-A e UV-B, potessero influenzare il profilo proteomico della buccia di frutti di mela. Sperimentalmente, le mele sono state trattate con LED a UV-A (3,52 h; 47,7 W m-2) e lampade Narrowband UV-B (36 h; 3,4 W m-2), e successivamente mantenute a temperatura ambiente per diversi tempi di recupero: 4, 7 e 10 giorni. Per tutta la durata dei trattamenti e del recupero, sia le mele irradiate che quelle di controllo sono state mantenute sotto luce bianca. Dai campioni liofilizzati sono poi state estratte le proteine solubili, è la qualità dell’estratto è stata verificata attraverso elettroforesi SDS-PAGE. La separazione e l’identificazione delle proteine contenute nell’estratto sono state realizzate attraverso tecnica iTRAQ. I risultati ottenuti hanno evidenziato come la radiazione UV-B abbia influenzato un numero di proteine maggiore rispetto a quante fossero influenzate a seguito del trattamento con UV-A, ad indicare che la componente UV-B ha un effetto più marcato nel determinare modifiche anche a livello proteomico sulla buccia.
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