logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01212014-153618


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
LONGO, BENEDETTA
URN
etd-01212014-153618
Titolo
EPIDEMIOLOGIA DELL'INFEZIONE DA Klebsiella pneumoniae produttrice di KPC PRESSO L'OSPEDALE "F.LOTTI" DI PONTEDERA NEL BIENNIO 2011-2012
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA INTERNA
Relatori
relatore Dott. Menichetti, Francesco
correlatore Prof. Taddei, Stefano
Parole chiave
  • Epidemiologia
  • K.pneumoniae KPC
  • germi multiresistenti
Data inizio appello
04/02/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione: nel corso degli ultimi anni si è assistito al rapido diffondersi, anche in Europa, di ceppi di K.pneumoniae produttori di carbapemenasi tipo KPC. Dal 2008 le infezioni provocate da questo microorganismo sono state descritte ovunque in Italia con un numero crescente di casi. K.pneumoniae produttrice di KPC (KpKPC) in genere risulta sensibile solo a pochi antibiotici e le infezioni da essa determinate sono gravate da un alto tasso di mortalità.
Obiettivi: valutare l’andamento delle colonizzazioni/infezioni da KpKPC nell’Ospedale “F. Lotti” di Pontedera nel periodo 2011-2013 ed identificare le caratteristiche demografiche dei pazienti, la sede dell’infezione, lo spettro di multi-farmaco-resistenza dei ceppi isolati, la terapia antibiotica e l’esito del paziente.
Risultati: dal 2011 al terzo trimestre del 2012 si è assistito ad un numero progressivamente crescente di pazienti con isolamento di KpKPC; poi l’andamento ha subito un brusco calo. Nel 66% de casi si è trattato di infezione e nel 34% di semplice colonizzazione. La maggiore parte dei pazienti infetti (64%) era ricoverata, almeno inizialmente, presso il Reparto di Medicina. Una percentuale molto elevata dei ceppi isolati (oltre l’80%) presentava uno spettro di multiantibiotica-resistenza nei confronti dei farmaci utilizzati. Il tasso di fallimento terapeutico è stato elevato, soprattutto nei casi di sepsi (72,7%), mentre la totalità dei pazienti con infezione delle vie urinarie è clinicamente guarito.
Conclusioni: L’epidemia di KpKPC che l’Ospedale “F.Lotti” ha affrontato si è dimostrata una utile occasione per il Comitato Infezioni Ospedaliere e per il laboratorio di microbiologia di misurarsi con le esigenza cliniche qoutidiane ed ha imposto la necessaria riflessione sull’utilizzo appropriato degli antibiotici. Per fronteggiare tali situazioni lo Specialista in Medicina Interna deve conoscere l’epidemiologia locale delle infezioni da germi multiresistenti e deve interfacciarsi necessariamente con l’esperto di terapia antimicrobica (infettivologo) e con il microbiologo per offrire al paziente la migliore terapia.
File