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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01202023-192400


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FEDI, MARCO
URN
etd-01202023-192400
Titolo
L’industria 4.0 e il distretto del cuoio di santa croce: un binomio perfetto tra capitale umano e tecnologia.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Dott. Giannini, Marco
Parole chiave
  • industria 4.0
  • distretto industriale di Santa Croce sull'Arno
Data inizio appello
27/02/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L’oggetto di questa tesi di laurea è il distretto industriale di Santa Croce sull’Arno e il
nuovo paradigma Industria 4.0. Il distretto fin dal secondo dopoguerra ha rappresentato
una realtà molto importante per la Toscana, che ha saputo coniugare tradizione e
innovazione per ottenere prodotti di qualità destinati a mercati di nicchia. Lo scopo
perseguito è quello di andare ad indagare se e come le aziende conciarie che
compongono il comprensorio del cuoio hanno adottato una o più delle nove soluzioni
tipiche della quarta rivoluzione industriale, e l'impatto che tale scelta può aver generato
sulle aziende. La ragione di tale analisi risiede nel fatto che la produzione conciaria è una
produzione artigianale, effettuata da aziende che in Toscana sono di ridotta dimensione,
(10-15 dipendenti in media) ma che hanno una notevole rilevanza a livello Europeo e
mondiale, in cui la nuova rivoluzione industriale nata nel corso dell’ultimo decennio
fornisce un insieme di opportunità per le aziende, che se non colte, possono
rappresentare un limite alla competitività e crescita delle stesse. Per quest’ultima ragione
diventa molto interessante comprendere come in una realtà in cui il capitale umano
è molto importante vengono utilizzate tali soluzioni, generando un binomio uomo-
macchina molto particolare che va a scapito di coloro che all’interno delle concerie
svolgevano lavori di routine e costringendo gli operai specializzati a dover fare i conti con
le nuove tecnologie.
 Il lavoro si articola in tre parti. Il primo capitolo inizia mettendo in risalto come per un
paese vicino alla frontiera tecnologica come il nostro, l'innovazione e il capitale umano
siano centrali per favorire la crescita della produttività e lo sviluppo economico del nostro
paese nel medio lungo periodo, fornendo una breve panoramica dello stato attuale
dell’Italia per quanto riguarda tali temi. In seguito, il capitolo continua introducendo il tema
della quarta rivoluzione industriale e le nove tecnologie abilitanti il nuovo paradigma, per
fornire al lettore un quadro iniziale su quali siano gli aspetti che verranno indagati nei
capitoli successivi. Al termine di questa prima parte vengono infine presentati i piani che il
governo italiano ha attuato con lo scopo di facilitare la digitalizzazione delle imprese e
un'intervista svolta tramite la collaborazione di un ingegnere biomedico laureato presso
l'università di Pisa che attualmente si occupa di implementare soluzioni dell'internet of
things presso aziende di medie e grandi dimensioni localizzate nel centro-nord Italia. 
La seconda parte è invece volta a introdurre il distretto industriale di Santa Croce sull'Arno,
fornendo una descrizione del distretto, della sua storia e di quei fattori che gli hanno

permesso di primeggiare a livello globale come l'imprenditorialità locale, il rapporto con i
fornitori, la gestione della tematica ambientale, l’associazionismo, l'innovazione, la
comunicazione e la gestione del marketing mix. Anche in questo caso al termine è stata
presentata un’intervista a Sauro Lai, agente di commercio operante a San Miniato, che
tramite le sue parole ha fornito un contributo importante per comprendere in modo più
dettagliato i temi trattati. Il terzo capitolo infine chiude il cerchio andando a indagare come
il distretto descritto nel capitolo precedente utilizzi le tecnologie descritte nel primo
capitolo. Quest’ultima parte inizia tramite la presentazione dei risultati di uno studio
condotto da un team multidisciplinare dell’Università di Pisa, Firenze e Siena sull’intera
filiera della pelle ( quindi non solo il settore conciario ma anche quello calzaturiero e della
pelletteria) fornendo importanti spunti su quali siano gli ostacoli allo sviluppo delle
soluzioni descritte nel primo capitolo, come le aziende utilizzano tali soluzioni e se tali
aziende comprendono appieno le potenzialità offerte dal nuovo paradigma; nella seconda
parte del capitolo vengono presentante delle interviste atte a fornire una panoramica di
alcune aziende attualmente operanti nella zona di Santa Croce sull’Arno e Ponte a Egola,
con lo scopo di documentare come le aziende utilizzano tali soluzioni.
A conclusione sono state fatte alcune considerazioni in merito a quanto descritto all’interno
dei capitoli, in base a quanto da me osservato nella stesura del presente lavoro durante le
sei interviste effettuate a persone competenti che tutti i giorni vivono tali tematiche e che
mi hanno permesso di comprendere meglio tali fenomeni.
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