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ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01202022-080221


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
MARTELLONI, MONICA
URN
etd-01202022-080221
Titolo
Funzione piastrinica in relazione alla malattia COVID-19
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
PATOLOGIA CLINICA E BIOCHIMICA CLINICA (non medici)
Relatori
relatore Dott.ssa Franzini, Maria
Parole chiave
  • ADAMTS-13
  • aggregazione piastrinica
  • platelet aggregation
  • Covid-19
  • piastrine
  • platelet
  • thrombosis
  • trombosi
Data inizio appello
09/02/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
Una quantità crescente di dati clinici ha documentato che la pandemia da COVID-19 causata dal virus SARS-CoV-2 può predisporre i pazienti alla malattia trombotica, sia nel letti vascolari venosi che arteriosi. I parametri anomali della coagulazione, ovvero un aumento significativo dei livelli di D-dimero, un tempo di protrombina prolungato e una bassa conta piastrinica, riflettono la coagulopatia che si correla bene con la gravità della malattia nei pazienti con COVID-19. In particolare, la bassa conta piastrinica spesso descritta nei pazienti con COVID-19 suggerisce un aumento del consumo dovuto ad una massiccia attivazione piastrinica e alla formazione di trombi. Diversi autori hanno studiato parametri di attivazione piastrinica in pazienti con malattia COVID-19 con tecniche citofluorimetriche. Questi autori hanno dimostrato un’aumentato stato di attivazione delle piastrine in questi pazienti incluso un incremento di espressione del fattore tissutale. Tuttavia in nessuno di questi studi è stato fatta una valutazione funzionale con test aggregometrico.
Lo scopo di questa tesi è stato quello di verificare se in pazienti con malattia Covid-19 fosse possibile osservare una variazione funzionale delle piastrine tramite lo studio dell’aggregazione piastrinica secondo il metodo di Born.
Lo studio è stato condotto aggiungendo alle piastrine di soggetti sani il plasma di pazienti affetti da malattia COVID-19 ricoverati presso la terapia intensiva area COVID dell’ospedale Santa Chiara di Pisa per un periodo di circa sei mesi, da giugno a dicembre 2021. Con i campioni raccolti sono stati preparati 3 pool di plasmi e caratterizzati in diversi parametri (PT ratio, aPTT ratio, fibrinogeno, antitrombina, D-dimero, PCR, ferritina, creatinina, IL-6, IL-10, fattore di Von Willebrand attività e antigene, ADAMTS-13 attività). I risultati raccolti hanno permesso di evidenziare che il POOL 1 non interferiva in alcun modo con i test di aggregazione in confronto al plasma autologo mentre il POOL 2 e il POOL 3 incrementavano la risposta piastrinica agli agonisti utilizzati nello studio (ADP 2 uM e collagene 190 ug/ml; Sentinel). La caratterizzazione dei pool ha messo in evidenza che i POOL 2 e 3 avevano valori molto bassi di ADAMTS-13. In conclusione, si può ipotizzare che l’asse ADAMTS-13/von Wlillebrand sia importante nell’indurre maggiore sensibilità delle piastrine all’aggregazione
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