Tesi etd-01202020-184802 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PUCCI, MARTINA
Indirizzo email
m.pucci22@studenti.unipi.it, martinapucci94@gmail.com
URN
etd-01202020-184802
Titolo
Valutazione degli effetti della chirurgia elettiva dei tessuti molli tramite analisi tromboelastometrica
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Vannozzi, Iacopo
correlatore Dott.ssa Lippi, Ilaria
controrelatore Prof. Lubas, George
correlatore Dott.ssa Lippi, Ilaria
controrelatore Prof. Lubas, George
Parole chiave
- cane
- chirurgia dei tessuti molli
- chirurgia elettiva
- coagulation
- coagulazione
- dog
- elective surgery
- soft tissue surgery
- thromboelastometry
- tromboelastometria
Data inizio appello
14/02/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/02/2090
Riassunto
Obiettivo: Lo scopo di questo studio è quello di valutare gli effetti della chirurgia elettiva dei tessuti molli sulla fase plasmatica e fibrinolitica della coagulazione utilizzando il tromboelastometro.
Materiali e Metodi: Lo studio ha coinvolto 7 cani condotti presso l’Ospedale Didattico Veterinario “Mario Modenato” per essere sottoposto a chirurgia elettiva dei tessuti molli nel periodo compreso tra marzo 2019 e febbraio 2020. I pazienti sono stati valutati a 3 tempi: T0 ( subito prima dell’incisione chirurgica), T1 ( subito dopo la sutura chirurgica) e a T2 ( 24 ore dopo la chirurgia). Sono stati sottoposto a esame emocromocitometrico e ad analisi tromboelastometrica. Nell’analisi tromboelastometrica sono stati valutati i canali EXTEM, INTEM, FIBTEM e APTEM di cui rispettivamente abbiamo considerato i parametri che seguono: CT, CFT, MCF, α angle. Il paziente è stato considerato ipercoagulabile nel caso si fossero presentate almeno due di queste alterazioni: CT diminuito, CFT diminuito, MCF aumentato, α angle aumentato. Al contrario è stato considerato ipocoagulabile nel caso si fossero presentate almeno due di queste alterazioni: CT aumentato, CFT aumentato, MCF diminuito, α angle diminuito.
Risultati: Dai test statistici effettuati non sono risultate differenze statisticamente significative ( p<0,05) per quanto riguarda i parametri tromboelastometrici ai tempi t0,t1 e t2 sia nel gruppo dei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore che nel gruppo di pazienti sottoposti a chirurgia minore. Inoltre non è stata riscontrata una differenza statisticamente significativa nel confronto tra il gruppo di controllo e i due gruppi di pazienti sottoposti a chirurgia. Nonostante ciò è stata evidenziata una differenza nelle medie ai vari tempi, risultate al di fuori dei range di riferimento. È stato evidenziato un andamento compatibile con uno stato di ipercoagulabilità nei pazienti.
Conclusioni: La tromboelastometria è una tecnica che rispecchia maggiormente l’emostasi in vivo e potrebbe essere molto utile in quanto va a indagare sia la fase plasmatica che fibrinolitica della coagulazione. E’ necessario però ampliare e uniformare la casistica del nostro studio per avere risultati attendibili dal punto di vista statistico. Inoltre ci proponiamo di aumentare i giorni di monitoraggio dei nostri pazienti.
Objective: the aim of this study is to evaluate the effects of elective soft tissue surgery on the plasmatic phase of coagulation and fibrinolysis with thromboelastometry.
Material and methods: This study includes dogs presented to the Veterinary Teaching Hospital “Mario Modenato” for elective soft tissue surgery in the period included between March 2019 and January 2020. Dogs were tasted for blood evaluation a three time points: t0 (right begore surgery skin incision), t1 (right after surgery suture), t2 (24 hours after surgery). Blood samples were tested for complete blood count and thromboelastometry. In the thromboelastometric analysis, the EXTEM, INTEM and FIBTEM channels were evaluated, and the following parameters were evaluated: CT, CFT, MCF, α angle. Patients were considered hypercoagulable if at least two of the following alterations occurred: decreased CT, decreased CFT, increased MCF, increased α angle. Patients were considered hypocoagulable if at least two of these alterations occurred: increased CT, increased CFT, decreased MCF, decreased α angle.
Results: No significant statistical differences were found in the three time points (t0,t1,t2) in both groups ( minor and major surgery). No significat statistical differences were found between the control group and the two groups of patients undergoing surgery. Nevertheless it was shown a difference in the means of the three time points, the have shown a hypercoagulability state.
Conclusions: Thromboelastometry is a technique that reflects more in vivo hemostasis and it could be very useful for investigating both plasmatic and fibrinolytic phase of coagulation. It is necessary to extend and uniform the cases of our study for having reliable results on statistical point. Furthermore we propose to increase days of monitoring our patients.
Materiali e Metodi: Lo studio ha coinvolto 7 cani condotti presso l’Ospedale Didattico Veterinario “Mario Modenato” per essere sottoposto a chirurgia elettiva dei tessuti molli nel periodo compreso tra marzo 2019 e febbraio 2020. I pazienti sono stati valutati a 3 tempi: T0 ( subito prima dell’incisione chirurgica), T1 ( subito dopo la sutura chirurgica) e a T2 ( 24 ore dopo la chirurgia). Sono stati sottoposto a esame emocromocitometrico e ad analisi tromboelastometrica. Nell’analisi tromboelastometrica sono stati valutati i canali EXTEM, INTEM, FIBTEM e APTEM di cui rispettivamente abbiamo considerato i parametri che seguono: CT, CFT, MCF, α angle. Il paziente è stato considerato ipercoagulabile nel caso si fossero presentate almeno due di queste alterazioni: CT diminuito, CFT diminuito, MCF aumentato, α angle aumentato. Al contrario è stato considerato ipocoagulabile nel caso si fossero presentate almeno due di queste alterazioni: CT aumentato, CFT aumentato, MCF diminuito, α angle diminuito.
Risultati: Dai test statistici effettuati non sono risultate differenze statisticamente significative ( p<0,05) per quanto riguarda i parametri tromboelastometrici ai tempi t0,t1 e t2 sia nel gruppo dei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore che nel gruppo di pazienti sottoposti a chirurgia minore. Inoltre non è stata riscontrata una differenza statisticamente significativa nel confronto tra il gruppo di controllo e i due gruppi di pazienti sottoposti a chirurgia. Nonostante ciò è stata evidenziata una differenza nelle medie ai vari tempi, risultate al di fuori dei range di riferimento. È stato evidenziato un andamento compatibile con uno stato di ipercoagulabilità nei pazienti.
Conclusioni: La tromboelastometria è una tecnica che rispecchia maggiormente l’emostasi in vivo e potrebbe essere molto utile in quanto va a indagare sia la fase plasmatica che fibrinolitica della coagulazione. E’ necessario però ampliare e uniformare la casistica del nostro studio per avere risultati attendibili dal punto di vista statistico. Inoltre ci proponiamo di aumentare i giorni di monitoraggio dei nostri pazienti.
Objective: the aim of this study is to evaluate the effects of elective soft tissue surgery on the plasmatic phase of coagulation and fibrinolysis with thromboelastometry.
Material and methods: This study includes dogs presented to the Veterinary Teaching Hospital “Mario Modenato” for elective soft tissue surgery in the period included between March 2019 and January 2020. Dogs were tasted for blood evaluation a three time points: t0 (right begore surgery skin incision), t1 (right after surgery suture), t2 (24 hours after surgery). Blood samples were tested for complete blood count and thromboelastometry. In the thromboelastometric analysis, the EXTEM, INTEM and FIBTEM channels were evaluated, and the following parameters were evaluated: CT, CFT, MCF, α angle. Patients were considered hypercoagulable if at least two of the following alterations occurred: decreased CT, decreased CFT, increased MCF, increased α angle. Patients were considered hypocoagulable if at least two of these alterations occurred: increased CT, increased CFT, decreased MCF, decreased α angle.
Results: No significant statistical differences were found in the three time points (t0,t1,t2) in both groups ( minor and major surgery). No significat statistical differences were found between the control group and the two groups of patients undergoing surgery. Nevertheless it was shown a difference in the means of the three time points, the have shown a hypercoagulability state.
Conclusions: Thromboelastometry is a technique that reflects more in vivo hemostasis and it could be very useful for investigating both plasmatic and fibrinolytic phase of coagulation. It is necessary to extend and uniform the cases of our study for having reliable results on statistical point. Furthermore we propose to increase days of monitoring our patients.
File
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