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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01202019-235930


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VOLPINTESTA, FRANCESCO
URN
etd-01202019-235930
Titolo
Caratterizzazione chimico-petrografica dei rifiuti da demolizione edilizia per la valorizzazione e il riciclaggio
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Armienti, Pietro
Parole chiave
  • riciclaggio
  • demolizione
  • rifiuti
Data inizio appello
08/02/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/02/2089
Riassunto
I rifiuti prodotti nell’Unione Europea sono stati oggetto della direttiva 2008/98/CE del 19 novembre 2008. Tra questi i rifiuti da costruzione e demolizione (CDW – Construction and Demolition Wastes). occupano circa un terzo dell’ammontare complessivo dei rifiuti prodotti e, la maggior parte di essi trova sistemazione solo in discarica. L’Unione Europea vincola gli Stati membri ad adottare le misure necessarie per riciclare entro il 2020 almeno il 70 % in termini di peso dei rifiuti da C&D prodotti in ciascuno Stato dell’Unione.
In Italia se ne ricicla solamente il 10 %, perciò occorre trovare delle metodologie che possano aiutare a colmare questa grossa lacuna. Il beneficio di un corretto riutilizzo di questi materiali non sarebbe limitato al mero raggiungimento degli impegni presi con la comunità Europea, ma avrebbe un’incidenza favorevole sull’ambiente e sull’economia. Il reimpiego di questi materiali ridurrebbe la domanda degli aggregati naturali e al contempo se ne avrebbe un ritorno economico. I rifiuti da costruzione e demolizione non devono essere visti come materiali di cui farsi carico, ma come una vera e propria risorsa economica. Nazioni come Stati Uniti e Germania hanno già impianti commerciali operativi per il riciclaggio dei CDW, proprio perché è un’attività redditizia.
La tesi riporta i risultati di uno studio, effettuato con metodologie petrografiche e chimiche sui CDW prodotti tra Pisa e la Versilia. Sono state vagliate tecniche speditive, che consentono una pronta caratterizzazione di materiali intrinsecamente molto variabili, con l’intento di consentirne il più ampio riuso nella prospettiva della circular economy.
In questa tesi sono stati studiati i rifiuti da C&D tramite analisi di immagine per stimarne la composizione modale, SEM-EDS (Scanning Electron Microscopy-Energy Dispersive Spectroscopy) per la composizione chimica, XRD (X-Ray Diffraction) al fine di caratterizzare la mineralogia, e test di cessione per ottenere informazioni riguardo l’impatto che questi materiali possono avere sull’ambiente a seguito di un loro riutilizzo. In particolare, per mezzo di una metodologia basata sulla differente resistenza opposta dalle varie componenti dei CDW, si è cercato di migliorare la qualità dei campioni concentrando la parte più di scarto in una frazione fine. Per quest’ultima si è tentato dunque di trovare un impiego inserendola all’interno di miscele per formare piastrelle e malte. I risultati ottenuti hanno mostrato che questo prodotto di lavorazione peggiora le caratteristiche fisiche dei materiali nei quali è stato inserito, ma con un corretto mix design si potrebbe riuscire a ricavare un prodotto finito appetibile alle esigenze di mercato.
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