Tesi etd-01202017-163200 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PALMERINI, ELISA
URN
etd-01202017-163200
Titolo
I debris flows vulcanoclastici del fianco occidentale del Cono La Fossa (Isola di Vulcano) post eruzione 1888-90: dati morfologici, stratigrafici e sedimentologici.
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Zanchetta, Giovanni
correlatore Dott.ssa Bini, Monica
correlatore Prof. Sulpizio, Roberto
correlatore Dott.ssa Bini, Monica
correlatore Prof. Sulpizio, Roberto
Parole chiave
- debris flows
- geomorfologia
- isole eolie
- sedimentologia
- vulcano
- vulcanologia
Data inizio appello
24/02/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’isola di Vulcano è la più giovane tra le isole Eolie e la più meridionale di tutto l’arcipelago. Il chimismo dei prodotti emessi negli stadi più recenti della sua attività variano da calcalcalino a shoshonitico. Sull’isola si sono susseguite diverse eruzioni a carattere esplosivo, prevalentemente a La Fossa e a Vulcanello; la più recente risalente al 1888-1890 a La Fossa (Capaldo et al., 2000), magistralmente descritta da Mercalli e divenuta l’archetipo delle eruzioni vulcaniane.
In seguito a quest’ultima eruzione le zone del cratere La Fossa e quelle limitrofe sono state interessate da intensi processi erosivi, ad opera delle acque meteoriche, del materiale vulcanico primario eruttato e depositato sui fianchi del vulcano.
Ciò è testimoniato dal parziale smantellamento della copertura piroclastica sciolta sul lato nord-occidentale del cono e dalla presenza di depositi di materiale vulcanoclastico alla base del cono stesso. I processi erosivi hanno spesso dato origine a flussi da alta concentrazione di sedimento classificabili come debris flows.
L’obbiettivo questa tesi è analizzare le caratteristiche stratigrafiche, sedimentologiche e morfologiche dei debris flows formatisi in seguito all’attività vulcanica del 1888-90, al fine di caratterizzare la dinamica dei processi di erosione di materiali piroclastici sciolti.
In questo contesto è stata svolta un’attività di rilevamento geomorfologico e geologico nei mesi di Maggio e Giugno 2016. Questa fase è stata accompagnata da rilievi con GPS differenziale (Leica GS09), numerose sezioni stratigrafiche sono state effettuate a supporto del lavoro di rilevamento. Nello specifico sono state anche effettuate misure di dettaglio sui debris flows di formazione recente e sulle forme morfologiche associate. Inoltre, presso i laboratori dei Dipartimenti di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali di Bari, sono state eseguite delle analisi su i campioni raccolti in campagna (analisi di densità, analisi granulometriche e analisi quantitative dei componenti). Tutti questi dati sono stati organizzati in un GIS, utilizzando il programma open source QGis (Quantum Gis, 2.12).
I dati raccolti rappresentano la base per successive indagini e campagne specifiche per definire i tassi di erosione di lungo periodo. Inoltre, permettono di effettuare alcune valutazioni preliminari sulle possibili aree di invasione da debris flows, che se pur di piccolo volume, possono rappresentare problemi nei periodi di massimo afflusso di visitatori.
In seguito a quest’ultima eruzione le zone del cratere La Fossa e quelle limitrofe sono state interessate da intensi processi erosivi, ad opera delle acque meteoriche, del materiale vulcanico primario eruttato e depositato sui fianchi del vulcano.
Ciò è testimoniato dal parziale smantellamento della copertura piroclastica sciolta sul lato nord-occidentale del cono e dalla presenza di depositi di materiale vulcanoclastico alla base del cono stesso. I processi erosivi hanno spesso dato origine a flussi da alta concentrazione di sedimento classificabili come debris flows.
L’obbiettivo questa tesi è analizzare le caratteristiche stratigrafiche, sedimentologiche e morfologiche dei debris flows formatisi in seguito all’attività vulcanica del 1888-90, al fine di caratterizzare la dinamica dei processi di erosione di materiali piroclastici sciolti.
In questo contesto è stata svolta un’attività di rilevamento geomorfologico e geologico nei mesi di Maggio e Giugno 2016. Questa fase è stata accompagnata da rilievi con GPS differenziale (Leica GS09), numerose sezioni stratigrafiche sono state effettuate a supporto del lavoro di rilevamento. Nello specifico sono state anche effettuate misure di dettaglio sui debris flows di formazione recente e sulle forme morfologiche associate. Inoltre, presso i laboratori dei Dipartimenti di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali di Bari, sono state eseguite delle analisi su i campioni raccolti in campagna (analisi di densità, analisi granulometriche e analisi quantitative dei componenti). Tutti questi dati sono stati organizzati in un GIS, utilizzando il programma open source QGis (Quantum Gis, 2.12).
I dati raccolti rappresentano la base per successive indagini e campagne specifiche per definire i tassi di erosione di lungo periodo. Inoltre, permettono di effettuare alcune valutazioni preliminari sulle possibili aree di invasione da debris flows, che se pur di piccolo volume, possono rappresentare problemi nei periodi di massimo afflusso di visitatori.
File
Nome file | Dimensione |
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tesiEP.pdf | 12.77 Mb |
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