Tesi etd-01192024-165159 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GEMELLI, MARIANNA
URN
etd-01192024-165159
Titolo
Voci di donne. La resistenza contro il regime di Ceauşescu raccontata dalle grandi poetesse del Novecento romeno
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore David, Emilia
Parole chiave
- Ana Blandiana
- Herta Müller
- Ileana Mălăncioiu
- Mariana Marin
- Marta Petreu
Data inizio appello
09/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/02/2064
Riassunto
Nel presente elaborato si tenterà di dare voce alle scritture poetiche femminili che hanno portato alla luce, attraverso la potenza della parola, il loro diritto di parlare e raccontare la loro esperienza in Romania, sotto l’ultima dittatura.
Molte poetesse romene, infatti, trasportarono le loro esperienze maturate ai tempi del regime con differenti immagini e con un diverso linguaggio. Queste coraggiose figure femminili decisero di utilizzare la scrittura in versi per esprime traumi personali, per tenere vivo il ricordo, ma soprattutto per ritrovare nella purezza e nella potenza della parola poetica un momentaneo attimo di sollievo dalla solitudine e dall’agonia. Queste donne scrissero per dare sfogo e voce non solo ad un dolore personale e universale, ma anche per protestare e denunciare il vero volto dei regimi, ossia la censura, e per chiamare, non sempre in modo diretto, ogni cittadino alla ribellione.
Le poetesse romene si rivolsero in primo luogo alla poesia, per aggirare la censura, ma anche e soprattutto per ridare un senso alle parole. Infatti, nel momento in cui sotto la dittatura le parole divennero parte integrante del processo di inganno dei politici e i significati intrinsechi delle parole persero le ordinarie relazioni con le cose, la parola poetica apparve l’ultimo rifugio dello spirito di umanità e di resistenza per chi desiderava fuggire da tutto quell’odio e da quella desolazione.
L’introduzione di stampo storico che seguirà si concentrerà maggiormente sugli sviluppi della storiografia romena durante la dittatura comunista (1948-1989), la quale risulterà utile per condurre nel corso del seguente elaborato analisi e approfondimenti di tipo poetico che interesseranno la letteratura romena nel Novecento.
Si passerà poi in linea generale a definire i grandi movimenti culturali romeni che si sono sviluppati sotto il regime. In particolare, verranno esaminati le promozioni letterarie denominate nella critica romena come Generazione ’60 e Generazione ’80.
Infine, nei capitoli successivi si passerà ad esaminare alcune opere rappresentative delle poetesse appartenenti a queste tendenze letterarie che si sono scontrate e hanno lottato contro il regime. In questa sezione dell’elaborato saranno presentate Ileana Mǎlancioiu, Ana Blandiana, Mariana Marin, Marta Petreu, Herta Müller.
In conclusione, la scelta di dare luce alla poesia romena e ai percorsi letterari e umani di queste donne, ma anche scrittrici di primo piano della Romania e che hanno vissuto durante gli anni del regime di Ceauşescu, ha significato cogliere il senso del loro iter esistenziale e, mi ha permesso di ricostruire il modo, il ricordo ed il peso che ha assunto la dittatura durante i decenni del secondo Novecento, quando si situa il fulcro della letteratura di queste poetesse.
Molte poetesse romene, infatti, trasportarono le loro esperienze maturate ai tempi del regime con differenti immagini e con un diverso linguaggio. Queste coraggiose figure femminili decisero di utilizzare la scrittura in versi per esprime traumi personali, per tenere vivo il ricordo, ma soprattutto per ritrovare nella purezza e nella potenza della parola poetica un momentaneo attimo di sollievo dalla solitudine e dall’agonia. Queste donne scrissero per dare sfogo e voce non solo ad un dolore personale e universale, ma anche per protestare e denunciare il vero volto dei regimi, ossia la censura, e per chiamare, non sempre in modo diretto, ogni cittadino alla ribellione.
Le poetesse romene si rivolsero in primo luogo alla poesia, per aggirare la censura, ma anche e soprattutto per ridare un senso alle parole. Infatti, nel momento in cui sotto la dittatura le parole divennero parte integrante del processo di inganno dei politici e i significati intrinsechi delle parole persero le ordinarie relazioni con le cose, la parola poetica apparve l’ultimo rifugio dello spirito di umanità e di resistenza per chi desiderava fuggire da tutto quell’odio e da quella desolazione.
L’introduzione di stampo storico che seguirà si concentrerà maggiormente sugli sviluppi della storiografia romena durante la dittatura comunista (1948-1989), la quale risulterà utile per condurre nel corso del seguente elaborato analisi e approfondimenti di tipo poetico che interesseranno la letteratura romena nel Novecento.
Si passerà poi in linea generale a definire i grandi movimenti culturali romeni che si sono sviluppati sotto il regime. In particolare, verranno esaminati le promozioni letterarie denominate nella critica romena come Generazione ’60 e Generazione ’80.
Infine, nei capitoli successivi si passerà ad esaminare alcune opere rappresentative delle poetesse appartenenti a queste tendenze letterarie che si sono scontrate e hanno lottato contro il regime. In questa sezione dell’elaborato saranno presentate Ileana Mǎlancioiu, Ana Blandiana, Mariana Marin, Marta Petreu, Herta Müller.
In conclusione, la scelta di dare luce alla poesia romena e ai percorsi letterari e umani di queste donne, ma anche scrittrici di primo piano della Romania e che hanno vissuto durante gli anni del regime di Ceauşescu, ha significato cogliere il senso del loro iter esistenziale e, mi ha permesso di ricostruire il modo, il ricordo ed il peso che ha assunto la dittatura durante i decenni del secondo Novecento, quando si situa il fulcro della letteratura di queste poetesse.
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