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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01192024-152334


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CASTELLI, CELESTE
URN
etd-01192024-152334
Titolo
Carmen de Burgos, la donna moderna e La mujer fantástica: proposta di traduzione
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA E TRADUZIONE
Relatori
relatore Pierucci, Daniela
Parole chiave
  • Colombine
  • fashion
  • feminism
  • femminismo
  • fiction
  • moda
  • narrativa
  • traduzione
  • translation
Data inizio appello
09/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/02/2094
Riassunto
Il presente lavoro di tesi fornisce una proposta di traduzione del romanzo "La mujer fantástica" (1924) di Carmen de Burgos. A un secolo esatto dalla sua pubblicazione, la scelta del testo è motivata dal proposito di incoraggiare la riscoperta di un’autrice a lungo dimenticata dalla critica internazionale e, ancora oggi, largamente trascurata dai progetti traduttivi italiani e poco menzionata negli studi letterari del nostro Paese.
Determinata, audace, moderna: Carmen de Burgos rivela, già dalla sua biografia, il percorso di autoaffermazione di una donna che non volle accettare i limiti dettati dalla subordinazione del genere femminile in campo sociale e lavorativo. Nata in provincia, separata dal marito, Carmen de Burgos si recò nella capitale all’inizio del Novecento dopo aver ottenuto l’abilitazione per l’insegnamento. Sotto lo pseudonimo di Colombine, a Madrid divenne la prima giornalista donna stabilmente inserita nella redazione di un quotidiano, ma ampliò i suoi interessi anche alla saggistica e alla traduzione. Il naturale desiderio di scoprire il mondo la condusse a intraprendere numerosi viaggi in giro per l’Europa e l’America latina, avvicinandola alla letteratura di viaggio; il crescente pubblico di lettrici femminili la incoraggiò ad approcciarsi al mercato dei manuali pratici di consigli; la passione per l’arte e la moda fornirono preziosi riferimenti per tutte le sue opere e le sue conferenze. La vocazione letteraria la condusse a vantare una fruttuosa produzione narrativa, che si rivelò il mezzo di espressione privilegiato per dar voce alla donna e offrire spunti sulle questioni sociali, ma anche per istituire un dialogo tra la cultura di massa e la ricerca artistica elitaria delle nuove correnti letterarie.
Chiarito l’intento di portare alla luce l’operato di una figura fondamentale come Carmen de Burgos, rimaneva da scegliere, tra tanti racconti e romanzi mai approdati agli studi italiani, un’opera che fosse in grado di trasmettere la rappresentatività dello stile e dei temi di Colombine. "La mujer fantástica", un’opera ancora poco analizzata dalla critica, si distingue per il suo carattere ibrido e per l’ambiguità di classificazione della sua protagonista. In questo romanzo del 1924 si fondono la componente giocosa e quella erudita, le esigenze del mercato letterario di massa e le nuove ambizioni artistiche degli intellettuali emergenti.
"La mujer fantástica" consente, anzitutto, di istituire un confronto con l’elaborazione teorica dell’autrice circa i diritti civili e il ruolo della donna e, soprattutto, di esaminare il valore attribuito alla moda come mezzo culturale di autoaffermazione. Ulteriormente, il romanzo si presenta come un’opera attuale nei suoi temi e, pertanto, potenzialmente capace di catturare l’interesse del lettore contemporaneo. Per queste ragioni, si è ritenuto che la narrativa di Carmen de Burgos potesse essere tradotta in italiano e che risultasse esemplificativa un’opera destinata a un pubblico vasto e ancora in grado, nonostante il fattore intertemporale, di mantenere la sua ironia e la sua capacità di coinvolgimento.
Il lavoro si articola in tre capitoli. Un’ultima sezione è dedicata al testo della traduzione, che viene riportato integralmente. L’allegato mostra il romanzo nella sua edizione originale per la casa editrice Sempere del 1924.
Nel primo capitolo si ripercorrono le tappe della vita di Carmen de Burgos, dall’ambiente familiare della provincia di Almería all’infelicità del matrimonio, dal trasferimento nella capitale alla creazione di una firma letteraria, dai viaggi all’estero all’elaborazione strutturata di precise rivendicazioni sociali. Si analizza il rapporto con il femminismo secondo quanto emerge dai testi delle conferenze dell’autrice, nelle prime tappe di un percorso non lineare che ricongiunge Carmen de Burgos al movimento per i diritti della donna nel 1927, nell’anno della pubblicazione del trattato "La mujer moderna y sus derechos". L’opera matura dell’autrice, che costituisce il compendio e l’evoluzione del suo pensiero, viene analizzata nelle sue componenti strutturali, anche in rapporto alle considerazioni avanzate nello studio del 2018, ad opera di Carpi e Pano Alamán, che ha portato alla sua prima traduzione italiana, "La donna moderna e i suoi diritti".
Nel secondo capitolo, dopo aver maturato le riflessioni sul giornalismo e l’opera saggistica, si passa ad analizzare il rapporto di Carmen de Burgos con le correnti letterarie dell’epoca e la sua interazione con le esigenze del crescente mercato della narrativa per il grande pubblico. Si dà conto, ulteriormente, del ruolo assegnato alla moda all’interno delle pubblicazioni riconducibili al genere di manuali pratici di consigli, orientati alla condivisione di tecniche e segreti per la gestione della casa, nonché per il raffinamento estetico e comportamentale in società. Si riportano, ulteriormente, le considerazioni sulla moda contenute nel capitolo XII del trattato del 1927. Prima di osservare le peculiarità della "Mujer fantástica", si passano brevemente in rassegna le tipologie femminili presenti nella narrativa dell’autrice. Questo ci consente, oltre a inquadrare la protagonista del nostro romanzo, di comprendere la rielaborazione di tutti i temi cari a Carmen de Burgos analizzati in precedenza e la loro trasposizione nei romanzi.
Nel terzo capitolo, infine, si analizza il romanzo "La mujer fantástica". Si mettono in evidenza le sue componenti stilistiche e si propone un parallelismo con alcune caratteristiche proprie dell’avanguardia. Si ripercorrono le vicende della protagonista Elena con particolare attenzione alla sua caratterizzazione all’interno del romanzo. Si passano a esaminare, poi, il meccanismo retorico dell’ecfrasi e il complesso gioco di riferimenti intertestuali disseminati nell’opera. Insieme a questo, si tenta di dar conto dell’importanza che assumono nel testo tutti i realia, gli oggetti e le invenzioni che divengono manifestazioni della modernità, e pertanto della sfida traduttiva che scaturisce dalla necessità di rintracciare tutti questi referenti e proiettarli nella cultura attuale. Si propone una riflessione sul ruolo della traduzione nelle più celebri e autorevoli teorie linguistiche del secolo scorso. Si descrive, dunque, lo svolgimento del lavoro di traduzione e si mettono in luce le scelte principali che hanno guidato il processo. Più nello specifico, si propongono alcuni esempi che hanno determinato la necessità di particolari soluzioni traduttive all’interno del testo.
Con La donna fantastica, il testo tradotto, si conclude il presente lavoro.

This study explores the life and work of Carmen de Burgos, presenting the translation of one of her novels, “La mujer fantástica” (1924). The selection of this text is motivated by the intention to promote the rediscovery of an author long overlooked by international critics and still largely neglected in Italian translation projects and literary studies.
Also known as Colombine, the author was born in Almería in 1867 and had established herself as a journalist by the early twentieth century. She devoted her life to combating injustice, using her work to raise awareness about the oppression of women as a social group. Following her divorce, Carmen de Burgos relocated to Madrid. She became the first female journalist permanently integrated into the editorial staff of a Spanish newspaper and the first female war reporter. The growing female readership encouraged her to venture into the market of practical advice manuals and fashion handbooks. Her travels throughout Europe and Latin America inspired her travel books. She expanded her interests to essays and translations, and her passion for art provided valuable references for all her works and lectures. Her literary calling led her to choose fiction as the preferred means of expression to give voice to women and provide insights into social issues, establishing a dialogue between mass culture and the elitist artistic research of new literary currents.
The thesis is divided into three chapters, with a final section dedicated to the translated text, presented in its entirety. The attachment displays the novel in its original 1924 edition by the publisher Sempere.
In the first chapter, Carmen de Burgos's life stages are retraced, and her relationship with feminism is analysed through the examination of her lectures. The treatise “La mujer moderna y sus derechos” (1927), which constitutes the compendium and evolution of her thinking, is examined for its themes and structural components.
The second chapter delves into Carmen de Burgos's relationship with literary currents of the time and her interaction with the growing market for popular fiction. The role assigned to fashion in her works is further explored. Before examining the peculiarities of “La mujer fantástica” a brief overview of female typologies present in the author's fiction is provided.
In the third chapter, the novel “La mujer fantástica” is analysed. We highlight its stylistic components and draw parallels with some characteristics of the avant-garde, paying particular attention to the rhetorical mechanism of ekphrasis and the intertextual references scattered throughout the work. The translation process is described, emphasising the main choices that guided it. Specifically, some examples from the text are presented.
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