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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01192021-111540


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ANTENUCCI, ILARIA
URN
etd-01192021-111540
Titolo
Studio di un protocollo per la valutazione dell’elasticità epatica nel cane sano con elastosonografia shear wave
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Citi, Simonetta
correlatore Dott.ssa Pelligra, Tina
Parole chiave
  • cane
  • dog
  • elastosonografia
  • elastosonography
  • fegato
  • liver
Data inizio appello
12/02/2021
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elastosonografia shear wave è un metodo diagnostico affermato per la valutazione dell’elasticità del fegato in medicina umana, poiché permette di rilevare precocemente alterazioni tissutali patologiche. In medicina veterinaria pochi studi hanno valutato la sua applicabilità ed il suo utilizzo potrebbe essere limitato per i potenziali fattori che possono provocare artefatti ed errori nelle misurazioni, tra cui il movimento del paziente. Inoltre, non sono stati condotti studi che valutino l’influenza dei farmaci anestetici sulle misurazioni elastosonografiche del fegato.
Lo scopo del nostro studio prospettico e monocentrico è stato quello di verificare l’effettiva applicabilità della tecnica 2-D SWE, ricercare un range di riferimento per le misurazioni elastosonografiche epatiche nel cane sano e valutare una differenza significativa tra le misurazioni effettuate in fase pre-anestesiologica ed anestesiologica.
Nel nostro studio sono stati inclusi 20 cani, riferiti al reparto di Diagnostica per Immagini del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa nel periodo fra ottobre 2020 e gennaio 2021. Tutti i soggetti inclusi sono stati sottoposti ad esame elastosonografico shear wave del fegato: alcuni solamente da svegli o in anestesia generale, altri in entrambe le condizioni.
La 2-D SWE si è dimostrata una metodica diagnostica utile, veloce e non invasiva nella valutazione dell’elasticità epatica. La fattibilità dell’esame è risultata migliore nei pazienti esaminati in fase anestesiologica rispetto all’esame effettuato su pazienti svegli, per la minor presenza di artefatti da movimento. Tuttavia, è emersa una differenza significativa tra le misurazioni effettuate in fase pre-anestesiologica e in fase anestesiologica. Questa potrebbe essere dovuta all’effetto dei farmaci anestetici sulla vascolarizzazione epatica, in particolare per il nostro studio, del propofol.

Shear wave elastography is a valid method to evaluate the elasticity of the liver, as it allows the early detection of pathological changes. In veterinary medicine, a few studies have evaluated its applicability and its use is still limited due to the potential factors that can cause artifacts and errors during measurements, including patient movement. Moreover, there are no studies evaluating the anestethic drugs’ influence oh hepatic elasticity measurements.
The aim of our prospective and monocentric study was to verify the effective applicability of the 2-D SWE technique, to search for a reference range for hepatic elastosonographic measurements in healthy dogs and to evaluate a significant difference between the measurements made in the pre-anesthetic and anesthetic phase.
In our study, 20 dogs were included, referred to the Diagnostic Imaging Section of the Department of Veterinary Sciences of the University of Pisa, in the period between October 2020 and January 2021.
All dogs included underwent a shear wave elastographic examination of the liver: some only while awake or under general anesthesia, others in both conditions.
The 2-D SWE has proved to be a useful, fast and non-invasive diagnostic method in the assessment of liver elasticity. The feasibility of the examination was better in patients examined during the anesthetic phase rather than in awake patients, because of the lower presence of movement artifacts. However, there was a significant difference between the measurements taken during pre-anesthetic phase and those taken during anesthetic phase. This could be due to anesthetic drugs’ effect on hepatic vascularity, and in particular for our study, of propofol.

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