Tesi etd-01192016-122144 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CASSARO, CRISTINA
URN
etd-01192016-122144
Titolo
Lettori antichi di Aristofane: i papiri delle Nuvole, Tesmoforiazuse e Rane.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Dott.ssa Erbì, Margherita
correlatore Dott. Regali, Mario
correlatore Dott. Regali, Mario
Parole chiave
- antichi
- aristofane
- lettori
- nuvole
- papiri
- rane
- tesmoforiazuse
Data inizio appello
08/02/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
I 14 papiri che conservano le Nuvole, Tesmoforiazuse e Rane, le tre commedie letterarie dell’autore, datati tra il I secolo a. C. e il VI d.C., offrono utili e preziosi indizi per ricostruire il contesto nel quale circolavano e in generale i lettori antichi di Aristofane. Ciò aiuta a capire chi fossero coloro che producevano, facevano copiare, leggevano ma anche studiavano e commentavano il testo di queste commedie. Tali frammenti di testo, datati dal I a. C. al VI secolo d. C., testimoniano una diffusione prolungata della commedia in un lungo arco di tempo. La maggior parte dei testimoni si data al IV/VI secolo d. C.: questo dato è stato posto in relazione principalmente con le iniziative di recupero, selezione e conservazione degli autori classici da parte della corte costantinopolitana nel IV secolo d.C. e con la generalizzata sostituzione nei piani scolastici delle commedie di Menandro con quelle di Aristofane.
Fin da subito emerge che le Nuvole è la commedia di Aristofane più attestata nei papiri e quella di cui si conserva il testimone più antico (O.Bodl. 1. 279). In generale si tratta di una produzione di lusso destinata a circolare in un ambiente dotto. Ma è interessante notare che le caratteristiche di due testimoni della commedia hanno condotto ad avanzare l’ipotesi che la commedia aristofanea fosse letta in un ambiente di scuola di livello avanzato.
Inoltre si è notato che i papiri più tardi delle tre commedie recano sui margini alcune indicazioni sceniche che suggeriscono che nel tempo la commedia fece rinascere nei lettori un interesse per i suoi aspetti teatrali. Da qui si è sviluppata una rinnovata attenzione per le commedie di Aristofane che testimonia che probabilmente venivano lette anche con attenzione agli aspetti scenici, come suggeriscono i segni a margine.
Non abbiamo invece indizi di un impiego delle Tesmoforiazuse e delle Rane in ambiente scolastico. I bei testimoni conservati rivelano anche in questo caso una circolazione in ambiente dotto. In particolare si è considerato un papiro delle Tesmoforiazuse (P.Oxy. 56 3839) che, riutilizzato sul verso un secolo dopo per trascrivere un lessico omerico, ci suggerisce che nel tempo questo testimone avesse continuato a circolare all'interno di un ambito ristretto, quale poteva essere quello degli studiosi. Dunque è probabile che la commedia avesse una diffusione limitata e circolasse in un ambiente elitario.
Fin da subito emerge che le Nuvole è la commedia di Aristofane più attestata nei papiri e quella di cui si conserva il testimone più antico (O.Bodl. 1. 279). In generale si tratta di una produzione di lusso destinata a circolare in un ambiente dotto. Ma è interessante notare che le caratteristiche di due testimoni della commedia hanno condotto ad avanzare l’ipotesi che la commedia aristofanea fosse letta in un ambiente di scuola di livello avanzato.
Inoltre si è notato che i papiri più tardi delle tre commedie recano sui margini alcune indicazioni sceniche che suggeriscono che nel tempo la commedia fece rinascere nei lettori un interesse per i suoi aspetti teatrali. Da qui si è sviluppata una rinnovata attenzione per le commedie di Aristofane che testimonia che probabilmente venivano lette anche con attenzione agli aspetti scenici, come suggeriscono i segni a margine.
Non abbiamo invece indizi di un impiego delle Tesmoforiazuse e delle Rane in ambiente scolastico. I bei testimoni conservati rivelano anche in questo caso una circolazione in ambiente dotto. In particolare si è considerato un papiro delle Tesmoforiazuse (P.Oxy. 56 3839) che, riutilizzato sul verso un secolo dopo per trascrivere un lessico omerico, ci suggerisce che nel tempo questo testimone avesse continuato a circolare all'interno di un ambito ristretto, quale poteva essere quello degli studiosi. Dunque è probabile che la commedia avesse una diffusione limitata e circolasse in un ambiente elitario.
File
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