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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01192010-113042


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CAPOBIANCO, FIORELLA
URN
etd-01192010-113042
Titolo
Ricostruzione dello stile di vita di un campione tardo-antico: la necropoli di Via Marche a Pisa (III-V secolo d.C.)
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Fornaciari, Gino
correlatore Dott.ssa Minozzi, Simona
Parole chiave
  • anthropologic files
  • materiale osteologico
  • osteological materials
  • schede antropologiche
  • via marche
Data inizio appello
15/02/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/02/2050
Riassunto
Nel seguente lavoro vengono esposti i risultati inerenti lo studio antropologico e paleopatologico di un campione di 38 inumati provenienti dalla necropoli di Via Marche che, insieme alle precedenti tesi di laurea, fa parte del progetto “Antica gente di Pisa”, finalizzato alla studio di materiale antropologico e archeologico rinvenuto durante lo scavo e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa.
Lo scavo d’emergenza della necropoli romana è stato portato avanti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana nell’estate del 2005 nell’area residenziale di Porta a Lucca, tra via Marche, via Bianchi e via Abba.
Dopo lo scavo, il materiale è stato affidato all’equipe del Prof. G. Fornaciari che si è occupata dello studio antropologico e paleopatologico sia dei 194 inumati, datati alla tarda età romana (III-V sec. d.C.), sia delle 35 urne cinerarie, datate all’età villanoviana (IX-VII sec. a.C.), rinvenute sotto la necropoli romana.
Gli inumati erano sepolti in fosse semplici, fosse complesse (con strutture lignee, con fondo di deposizione, con copertura) e in sepolture dette a enchitrysmòs, cioè in anfora; quest’ultima tipologia, accuratamente studiata, rappresenta, spesso, l’unico elemento attendibile per datare la necropoli e le singole sepolture.
Il lavoro chiude lo studio sui 194 inumati e quindi gli ultimi dati recuperati sono stati uniti a quelli già elaborati, al fine di ottenere una visione completa del materiale studiato e di avere, finalmente, un quadro di insieme di quella che era la realtà della società pisana nella tarda età romana.
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