• piani energetici
• diagnosi energetica
• risparmio energetico
• interventi migliorativi

Questo lavoro si sviluppa a partire dallo studio dei piani energetici degli atenei italiani, documenti programmatici degli atenei con i quali si vogliono identificare e realizzare le soluzioni più efficaci per ottenere una riduzione delle richieste energetiche degli edifici universitari. L’analisi ha consentito di risalire ad alcune tipologie di intervento “di riferimento”, facilmente applicabili anche al parco edilizio di altri Atenei italiani.

In seguito, dopo un’analisi del parco edilizio dell’Università di Pisa, e una classificazione degli edifici in base alla destinazione d’uso, è stato scelto un edificio specifico – Palazzo Boileau – rappresentativo di un gruppo di nove edifici dell’Università, per i servizi attualmente presenti, intensità energetica, uso, dimensioni, e vincoli storico-artistici Di questo edificio è stata effettuata dapprima una diagnosi energetica, ed in base ai risultati di questa sono stati scelti due interventi di risparmio energetico, presenti anche nell’analisi dei piani energetici: l’intervento relativo all’isolamento del sottotetto e l’intervento che prevede la sostituzione delle lampade presenti con le lampade a LED detto “relamping”. Nel caso dell’intervento “sottotetto” per il caso studio di Palazzo Boileau si è ottenuto un risparmio del circa 20% dei consumi di gas metano, mentre l’estensione di questo risultato al set di edifici simili porterebbe a un risparmio del 5% rispetto al consumo di gas metano complessivo di Ateneo riferito all’anno 2022. Nel caso dell’intervento “relamping” per il caso studio di Palazzo Boileau si è ottenuto un risparmio del circa 32% dei consumi di energia elettrica, mentre l’estensione di questo risultato al set di edifici simili porterebbe a un risparmio dell’1% rispetto al consumo di energia elettrica complessivo di Ateneo riferito all’anno 2022. Gli interventi proposti sono risultati anche economicamente vantaggiosi, come ha dimostrato un’analisi economica con due scenari di costo dei vettori energetici. Risultano perciò consigliabili per l’applicazione in altri edifici di Ateneo, rappresentando un buon compromesso in termini di complessità dell’intervento stesso e guadagno economico effettivo.