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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01182022-184135


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PIERAGOSTINO, JACOPO
URN
etd-01182022-184135
Titolo
Sviluppo e validazione di un sistema di biofeedback in VR per la valutazione dell'aracnofobia
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE
Corso di studi
INGEGNERIA BIOMEDICA
Relatori
relatore Prof. Scilingo, Enzo Pasquale
correlatore Ing. Baldini, Andrea
controrelatore Dott. Greco, Alberto
Parole chiave
  • Aracnofobia
  • Virtual Reality
  • Realtà Virtuale
  • Biofeedback
  • Electrodermal Activity
  • Attività Elettrodermica
  • Behavioral Avoidance Test
  • Test Di Evitamento Comportamentale
  • Arachnophobia
Data inizio appello
11/02/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/02/2092
Riassunto
Con il termine fobia si indica uno specifico disturbo dell’ansia caratterizzato da paura irrazionale verso particolari oggetti e/o situazioni. Ad oggi, tali disturbi rappresentano una condizione patologica sempre più diffusa a livello mondiale: circa il 10% della popolazione mondiale ne soffre cronicamente. Tra questi disturbi, l’aracnofobia è uno dei più comuni.
A livello clinico, le Exposure Therapies (ETs) vengono considerate il gold-standard per il trattamento delle fobie. Nonostante l’efficacia di tali tecniche sia stata dimostrata da diversi studi scientifici, un numero significativo di soggetti fobici decide di non sottoporsi ad un trattamento del genere. In questo contesto, i nuovi tools ingegneristici basati sulla realtà virtuale (VR) potrebbero migliorare il grado di accettazione delle ETs. A questo scopo, in questo studio è stato sviluppato un sistema VR-based per il Behavioural Avoidance Test (BAT), un test mirato a valutare il livello di fobia che può contemporaneamente essere utilizzato per gli scopi delle ETs. In particolare, il normale svolgimento di un BAT mirato all’aracnofobia è stato fedelmente riprodotto in uno scenario virtuale. In seguito, combinando tecniche di signal-processing e programmazione multithreading è stato sviluppata una versione del test basata sulla logica del Biofeedback. Al fine di validare il sistema in termini di efficacia, X soggetti sono stati sottoposti alle tre versioni del test. L’attività elettrodermica ed appositi questionari psicologici sono stati utilizzati per valutare la risposta psicofisiologica alle tre versioni del test. Infine, un’opportuna analisi statistica è stata utilizzata per valutare eventuali differenze statisticamente significative.

The term phobia indicates a specific anxiety disorder characterized by an irrational fear of particular objects or situations. Nowadays, such disorders represent a globally spread pathological condition: about 10% of the global population chronically suffer from this disease. Among phobias, arachnophobia is one of the most common.
Clinically, exposure therapies (ETs) are considered the gold standard for the treatment of phobias. Although various scientific studies have demonstrated the effectiveness of these techniques, a significant number of phobic subjects refuse to undergo such therapy. In this context, the engineering tools based on virtual reality (VR) could improve the acceptance of the ETs. To this aim, we developed a VR-based system for the Behavioural Avoidance Test (BAT), a test purposely designed to assess phobia levels that can be contemporarily employed for the ETs purposes. Specifically, a standard arachnophobia BAT was accurately reproduced in a realistic VR scenario. Additionally, we developed a version of the test based on the Biofeedback approach by combining signal-processing techniques and multithreading programming. To validate the effectiveness of the system, X subjects were recruited and underwent the three different tests. The electrodermal activity and purposely selected psychological questionnaires were adopted to evaluate the subject’s psychophysiological response to the different BATs. Finally, a non-parametric Friedman test followed by a Wilcoxon sign-rank test analysis was used to test whether there were statistically significant differences among such psychophysiological responses.


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