Tesi etd-01182015-232310 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAPANO, MARTA
URN
etd-01182015-232310
Titolo
Il passivo greco e l'espressione dell'Agente: ruoli semantici e continuum di transitività.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Dott.ssa Romagno, Domenica
relatore Prof. Tulli, Mauro
correlatore Prof. Lazzeroni, Romano
relatore Prof. Tulli, Mauro
correlatore Prof. Lazzeroni, Romano
Parole chiave
- agente
- aggettivi verbali
- anticausativi
- greek passive
- passive
- passivo greco
- ruoli semantici
- semantic roles
- tipologia
- typology
Data inizio appello
09/02/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/02/2085
Riassunto
La tesi consiste in un’analisi del passivo greco, inquadrato in una prospettiva tipologico-funzionale.
Il passivo non è un universale tipologico, ma è comune nelle lingue nominativo-accusative reference dominated ed è sempre voce marcata. Tranne poche opinioni contrarie, gli studiosi non ricostruiscono un passivo in indoeuropeo, ma l’assenza è ancora più giustificata se collocata in una fase arcaica a orientamento sintattico attivo-inattivo. Il passivo è in Omero un processo in fieri ed è possibile individuarne l'origine, da una parte, nella conversione degli anticausativi in -(t)hē-, in presenza di specificazioni sul soggetto o di atelicità; dall'altra, nella risultatività che caratterizza i perfetti medi, gli aggettivi verbali e i participi (statal passives).
Infine, è stato oggetto di studio la codifica dell'Agente, in particolare del dativo, che sembra dipendere tanto dal ruolo semantico dell'Agente stesso, quanto dalla natura del passivo.
Il passivo non è un universale tipologico, ma è comune nelle lingue nominativo-accusative reference dominated ed è sempre voce marcata. Tranne poche opinioni contrarie, gli studiosi non ricostruiscono un passivo in indoeuropeo, ma l’assenza è ancora più giustificata se collocata in una fase arcaica a orientamento sintattico attivo-inattivo. Il passivo è in Omero un processo in fieri ed è possibile individuarne l'origine, da una parte, nella conversione degli anticausativi in -(t)hē-, in presenza di specificazioni sul soggetto o di atelicità; dall'altra, nella risultatività che caratterizza i perfetti medi, gli aggettivi verbali e i participi (statal passives).
Infine, è stato oggetto di studio la codifica dell'Agente, in particolare del dativo, che sembra dipendere tanto dal ruolo semantico dell'Agente stesso, quanto dalla natura del passivo.
File
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