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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01182015-191000


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MARINARI, SANDRA
URN
etd-01182015-191000
Titolo
Significati e ambivalenze della magia ne “La Celestina” di Fernando de Rojas
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LETTERATURE E FILOLOGIE EUROPEE
Relatori
relatore Prof. Brugnolo, Stefano
correlatore Prof. Poggi, Giulia
Parole chiave
  • Diavolo
  • magia
  • Celestina
  • Fernando de Rojas
Data inizio appello
09/02/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Pubblicata nel 1499 con il titolo “Comedia de Calisto y Melibea”, e alcuni anni più tardi come “Tragicomedia de Calisto y Melibea”, diviene ben presto uno dei più grandi capolavori della Letteratura Spagnola. Il titolo fu modificato una terza volta attraverso un tacito accordo tra studiosi e lettori, i quali, rilevando la centralità drammatica, il fascino e la straordinaria grandezza del personaggio della mezzana, decisero a furore di popolo di ribattezzare l’opera con il nome: “La Celestina”.
Il tema affrontato sarà quello che ha sempre suscitato grandissimo interesse e polemiche, ossia la questione delle arti magiche .
Inizialmente si credeva che la magia fosse solo un elemento accessorio e di poco interesse, ma In epoche più recenti, studiosi come Peter Russell e Patrizia Botta, dettero un grandissimo contributo a questo studio. Affermarono che solo la presenza magica poteva riuscire a spiegare l’ambiguità del testo, tanto bello quanto di difficile interpretazione. Attraverso e grazie ai loro studi si ripercorrerà la storia della critica del testo soffermandosi nelle descrizioni e nelle caratteristiche principali dell’assoluta protagonista dell’opera : La mezzana Celestina.
In conclusione sarà effettuata un’analisi più letteraria, nella quale si fornirà un quadro della società del XV secolo e il significato che Rojas volle imprimere alla magia e alla sua Celestina.
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