• pirolisi
• rifiuti plastici
• prove sperimentali
• studio di fattibilità

La plastica è un materiale importante e onnipresente nel nostro sistema economico, così come nel nostro quotidiano. Negli ultimi 50 anni il ruolo e l’importanza della plastica nella nostra economia sono cresciuti in modo consistente; infatti, la produzione globale della plastica è aumentata di venti volte dagli anni ‘60, raggiungendo 322 milioni di tonnellate nel 2015, ed è previsto che raddoppi nei prossimi 20 anni. Nel 2020, nell'Unione Europea sono stati raccolti più di 29 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, più di un terzo è stato inviato a impianti di riciclaggio, ma oltre il 23% è stato inviato in discarica. A fronte degli elevati tassi di smaltimento in discarica e di incenerimento persiste la problematica legata alla dispersione dei rifiuti plastici nell’ambiente. Una possibile soluzione alla questione ambientale può essere rappresentata dalla conversione del materiale plastico di rifiuto in combustibile. Nel 2018, il Parlamento Europeo ha introdotto la Direttiva (EU) 2018/2001 con la quale viene promosso l’impiego di energia ottenuta da fonti rinnovabili e in essa vengono elencati i combustibili derivanti da rifiuti di origine non rinnovabile tra gli obiettivi per decarbonizzazione del sistema trasporti. A questa tipologia di combustivi potrebbero essere concessi in futuro degli incentivi economici con l’obiettivo di fare cogliere i vantaggi di un approccio più circolare. In questo contesto si inserisce il seguente lavoro di tesi con cui ci si pone l’obiettivo; in una prima parte di acquisire la sensibilità nella conduzione di prove di pirolisi di materiali di scarto, su impianto pilota continuo, e di condurre prove sperimentali su diverse matrici di rifiuto plastico al fine di caratterizzarne i prodotti, in una seconda fase di realizzare uno studio di fattibilità di processo di pirolisi per la valorizzazione di rifiuti plastici non riciclabili meccanicamente per un prototipo da 200 kg/h.