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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01172023-165631


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ANCORA, JACOPO
URN
etd-01172023-165631
Titolo
Dimorfismo dell'ossitocina in psichiatria
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Dell'Osso, Liliana
correlatore Dott.ssa Marazziti, Donatella
Parole chiave
  • adversity
  • amigdala
  • amygdala
  • AVPR
  • comportamento
  • coping
  • D. Marazziti
  • ddm
  • depression
  • depressione
  • disturbo ossessivo compulsivo
  • disturbo post traumatico da stress
  • doc
  • dpts
  • L. Dell'Osso
  • mdd
  • methylation
  • metilazione
  • obsessive compulsive disorder
  • ocd
  • ossitocina
  • OXTR
  • oxytocin
  • Pisa
  • polimorfismi
  • polymorphism
  • post traumatic stress disorder
  • psichiatria
  • psychiatric
  • ptsd
  • social
  • social behaviour
  • sociale
  • stress
  • trauma
  • Università di Pisa
  • University of Pisa
  • vasopressin
  • vasopressina
Data inizio appello
14/02/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/02/2093
Riassunto
L’ossitocina (OT) è un ormone composto da 9 aminoacidi coinvolto nella regolazione di numerosi processi fisiologici e stati emozionali, con un numero crescente di evidenze che sottolineano i suoi effetti benefici, probabilmente mediati dal sistema nervoso autonomo e il sistema immunitario.
Questo ormone ha una particolare rilevanza nei mammiferi, in quanto favorisce le relazioni reciproche tra individui, apportando effetti vantaggiosi sulla riproduzione, comportamento sociale e risposta allo stress. Agendo attraverso il sistema nervoso autonomo, l’OT sembra infatti svolgere un ruolo centrale nei processi che portano alle relazioni sociali e al senso di sicurezza, favorendo la resilienza nelle situazioni di stress e nel corso di avversità. Sia l’OT che la vasopressina (AVP) sono componenti integranti di un sistema che influenza la capacità di fronteggiare lo stress, tuttavia, gli effetti dell’OT sono dipendenti dalla dose e dal contesto
Ci sono prove sempre maggiori del fatto che l’OT è implicata nella fisiopatologia di diversi disturbi psichiatrici, a causa delle sue proprietà pleiotropiche. Tuttavia, studi sui livelli di ossitocina o sperimentazioni cliniche con ossitocina esogena in pazienti affetti da diverse malattie psichiatriche hanno portato a risultati contraddittori. Considerando la controversia dei risultati e la necessità di ulteriori indagini, l’obiettivo di questo studio retrospettivo è stato quello di esplorare i livelli di OT nel plasma in pazienti psichiatrici, esplorando in particolare le differenze legate al sesso, paragonandoli a quelli di un gruppo di controlli sani. I pazienti sono stati divisi in quattro gruppi distinti per diagnosi di: disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), disturbo post-traumatico da stress (PTSD) e disturbo depressivo maggiore (DDM) e soggetti sani di controllo. I risultati hanno evidenziato che i livelli plasmatici di ossitocina nei controlli erano più alti nelle donne che negli uomini; nessuno dei tre gruppi psichiatrici, invece, ha mostrato differenze legate al sesso. Una correlazione significativa e negativa è stata rilevata solo tra i livelli di OT e la gravità del DOC, ma non nel PTSD e nel DDM. Confrontando i soggetti sani i pazienti, quelli con DOC hanno mostrato valori significativamente più alti di OT, i pazienti con PTSD valori significativamente più bassi di OT e i pazienti con DDM valori di OT ulteriormente ridotti. Queste differenze sono stato inoltre confermate considerando anche il sesso, con l’eccezione di uomini con PTSD, nei quali l’ossitocina presentava livelli simili a quelli dei pazienti maschi sani. Inoltre, i pazienti con DOC hanno mostrato valori di ossitocina plasmatica molto più alti rispetto ai pazienti con PTSD e DDM, anche prendendo in considerazione il sesso. Nei pazienti con PTSD sono stati rilevati livelli di ossitocina significativamente maggiori rispetto ai pazienti con DDM quando venivano considerati i sottogruppi maschili, mentre non sono emerse differenze tra le pazienti donne con PTSD e DDM.
I risultati attuali potrebbero indicare che i livelli di OT, sebbene diversi nei due sessi in condizioni di salute, tendono ad avere valori simili tra uomini e donne quando soffrono di un disturbo psichiatrico, suggerendo che lo stato mentale possa eliminare le differenze legate al sesso di questo ormone. In condizioni psicopatologiche, come quelle oggetto dell’indagine, l’OT sembra assumere un’importanza crescente come marker psicopatologico, probabilmente in relazione allo stress o all’infiammazione, a scapito della differente regolazione legata al sesso di funzioni sociali e adattive di base e dello stress lieve. 
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