Tesi etd-01172018-163748 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CITI, GIULIA
Indirizzo email
giulia.citi@hotmail.it
URN
etd-01172018-163748
Titolo
Analisi di vulnerabilità sismica di un edificio scolastico in muratura: sperimentazione di un metodo di analisi derivato dal POR
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof.ssa Beconcini, Maria Luisa
Parole chiave
- e-push
- edifici esistenti
- edifici in muratura
- edilizia scolastica
- Giulio Bechi Firenze
- pcm
- por
- rischio sismico
- vulnerabilità sismica
Data inizio appello
27/02/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/02/2088
Riassunto
La seguente Tesi di Laurea nasce a seguito di una convenzione stipulata fra il Comune di Firenze ed il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, allo scopo di valutare la vulnerabilità sismica del patrimonio comunale di edilizia scolastica. È stata avviata un’attività di ricerca per mettere a punto una metodologia speditiva, sperimentata su un campione molto numeroso, costituito dal patrimonio comunale di edilizia scolastica, per il quale è necessario individuare le priorità d’intervento e conseguire livelli di prestazione conformi alla Norma Tecnica di riferimento. A tal fine, è stata preliminarmente individuata una procedura da seguire, che riserva grande rilevanza alla fase di conoscenza dell’edificio, dalla sua analisi storica alle prove in situ: con martinetti piatti (singoli e doppi), prove di estrazione, opportunamente riadattate per l’utilizzo sulla muratura, e prove di qualificazione di campioni di malta prelevati in loco.
Nel primo capitolo della Tesi in oggetto sono state introdotte nozioni generali sul rischio sismico e sull’analisi di vulnerabilità sismica per edifici esistenti, descrivendo la situazione sismica in Toscana e in particolare quella dell’area fiorentina. Dal secondo capitolo, il lavoro viene approfondito facendo riferimento al caso di studio reale, la Scuola Materna Giulio Bechi, situata in via Pisana 771 a Firenze. Lo studio è iniziato da un dettagliato rilievo geometrico-strutturale e dall’analisi storico-critica dell’edificio, con ricerche presso l’Archivio Storico Comunale e il Genio Civile di Firenze al fine di definire nel dettaglio lo schema strutturale originario e le eventuali modifiche avvenute nel corso degli anni. In seguito sono state effettuate indagini in situ estese ed esaustive tali da garantire il raggiungimento di un livello di conoscenza LC3, corrispondente a un fattore di confidenza pari a FC=1. Per l’edificio in esame si sono effettuati saggi quali rimozione dell’intonaco per valutare la tessitura muraria e gli ammorsamenti delle pareti, indagini con termocamera, tre prove di estrazione e una prova con martinetti piatti, singolo e doppio. Pertanto, una volta determinata la tipologia muraria di appartenenza, è stato possibile determinare i parametri meccanici della muratura quali resistenza media e moduli elastici.
Riguardo la modellazione e la verifica dell’edificio, è stato utilizzato un nuovo programma sviluppato dal dottorando Filippo Landi del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale di Pisa, che ha ripreso il vecchio metodo Por degli anni Settanta con la modellazione a macroelementi e lo ha perfezionato e innovato introducendo modifiche. Il programma, chiamato e-PUSH, consiste in un codice scritto con il linguaggio di programmazione “C”, eseguito con Matlab, che, una volta inseriti i dati geometrici, lo stato tensionale e le caratteristiche meccaniche dei maschi murari, individua quali maschi non soddisfano gli stati limite imposti, traccia le curve di capacità e fornisce l’indice di rischio per ogni direzione della struttura.
La validità di questo nuovo programma è stata testata mettendolo a confronto con una modellazione di tipo a telaio, implementata nel software commerciale PCM 2017. In base a quanto previsto dalle NTC 2008 è stata inoltre effettuata un’analisi dinamica modale con spettro di risposta, per effettuate le verifiche di sicurezza previste sotto carichi sismici. Una volta venuti a conoscenza dello stato dell’edificio e delle carenze presenti, si sono proposti vari interventi di consolidamento, indicando caso per caso la variazione dell’indice di rischio conseguito.
Nel primo capitolo della Tesi in oggetto sono state introdotte nozioni generali sul rischio sismico e sull’analisi di vulnerabilità sismica per edifici esistenti, descrivendo la situazione sismica in Toscana e in particolare quella dell’area fiorentina. Dal secondo capitolo, il lavoro viene approfondito facendo riferimento al caso di studio reale, la Scuola Materna Giulio Bechi, situata in via Pisana 771 a Firenze. Lo studio è iniziato da un dettagliato rilievo geometrico-strutturale e dall’analisi storico-critica dell’edificio, con ricerche presso l’Archivio Storico Comunale e il Genio Civile di Firenze al fine di definire nel dettaglio lo schema strutturale originario e le eventuali modifiche avvenute nel corso degli anni. In seguito sono state effettuate indagini in situ estese ed esaustive tali da garantire il raggiungimento di un livello di conoscenza LC3, corrispondente a un fattore di confidenza pari a FC=1. Per l’edificio in esame si sono effettuati saggi quali rimozione dell’intonaco per valutare la tessitura muraria e gli ammorsamenti delle pareti, indagini con termocamera, tre prove di estrazione e una prova con martinetti piatti, singolo e doppio. Pertanto, una volta determinata la tipologia muraria di appartenenza, è stato possibile determinare i parametri meccanici della muratura quali resistenza media e moduli elastici.
Riguardo la modellazione e la verifica dell’edificio, è stato utilizzato un nuovo programma sviluppato dal dottorando Filippo Landi del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale di Pisa, che ha ripreso il vecchio metodo Por degli anni Settanta con la modellazione a macroelementi e lo ha perfezionato e innovato introducendo modifiche. Il programma, chiamato e-PUSH, consiste in un codice scritto con il linguaggio di programmazione “C”, eseguito con Matlab, che, una volta inseriti i dati geometrici, lo stato tensionale e le caratteristiche meccaniche dei maschi murari, individua quali maschi non soddisfano gli stati limite imposti, traccia le curve di capacità e fornisce l’indice di rischio per ogni direzione della struttura.
La validità di questo nuovo programma è stata testata mettendolo a confronto con una modellazione di tipo a telaio, implementata nel software commerciale PCM 2017. In base a quanto previsto dalle NTC 2008 è stata inoltre effettuata un’analisi dinamica modale con spettro di risposta, per effettuate le verifiche di sicurezza previste sotto carichi sismici. Una volta venuti a conoscenza dello stato dell’edificio e delle carenze presenti, si sono proposti vari interventi di consolidamento, indicando caso per caso la variazione dell’indice di rischio conseguito.
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