Tesi etd-01172018-151425 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BUDELLI, ERIKA
URN
etd-01172018-151425
Titolo
L'INFORMAZIONE E LA PARTECIPAZIONE AGLI ATTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Fioritto, Alfredo
Parole chiave
- GARANTE
- GOVERNO DEL TERRITORIO
- INFORMAZIONE
- PARTECIPAZIONE
Data inizio appello
05/02/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Affrontando il tema dell'informazione e della partecipazione agli atti di governo del territorio mi è sembrato necessario, nel primo capitolo, individuare le materie su cui la funzione di pianificazione territoriale trova fondamento, cioè l’“urbanistica” e l’“edilizia” che, per effetto della L. Cost. n. 3 /2001, sono confluite nella più ampia materia del “governo del territorio”.
Nel secondo capitolo passerò ad analizzare la legge urbanistica fondamentale n. 1150/1942 che, attraverso il modello della pianificazione “a cascata”, la tecnica della zonizzazione e ed il sistema delle “osservazioni ed opposizioni” come metodo partecipativo, si era imposta come una legge innovativa, che però si è dimostrata nel tempo inadeguata a regolare la crescita urbana evidenziato di conseguenza la necessità di una riforma in materia.
Il terzo capitolo è dedicato alla normativa della Regione Toscana, con riferimento agli istituti partecipativi previsti dalla legge n. 65/2014 e dal recente regolamento reg. n. 4/2017 che disciplina l'attività del Garante dell'informazione e della partecipazione.
Infine, nell’ultimo capitolo la mia attenzione si è concentrata sull’attività svolta dal Garante Regionale a seguito di queste novità legislative con riferimento alla modifica del piano rifiuti e bonifiche, al piano di tutela delle acque della Toscana e alla pianificazione in materia di attività estrattive.
Nel secondo capitolo passerò ad analizzare la legge urbanistica fondamentale n. 1150/1942 che, attraverso il modello della pianificazione “a cascata”, la tecnica della zonizzazione e ed il sistema delle “osservazioni ed opposizioni” come metodo partecipativo, si era imposta come una legge innovativa, che però si è dimostrata nel tempo inadeguata a regolare la crescita urbana evidenziato di conseguenza la necessità di una riforma in materia.
Il terzo capitolo è dedicato alla normativa della Regione Toscana, con riferimento agli istituti partecipativi previsti dalla legge n. 65/2014 e dal recente regolamento reg. n. 4/2017 che disciplina l'attività del Garante dell'informazione e della partecipazione.
Infine, nell’ultimo capitolo la mia attenzione si è concentrata sull’attività svolta dal Garante Regionale a seguito di queste novità legislative con riferimento alla modifica del piano rifiuti e bonifiche, al piano di tutela delle acque della Toscana e alla pianificazione in materia di attività estrattive.
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