Tesi etd-01172018-135752 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CONSIGLIO, ALESSIA
URN
etd-01172018-135752
Titolo
Il lavoro nella digital economy: la subordinazione nel rapporto di lavoro con Uber
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Mazzotta, Oronzo
Parole chiave
- digital economy
- diritto del lavoro
- gig economy
- labour law
- labour on demand
- sharing economy
Data inizio appello
05/02/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/02/2088
Riassunto
Le ragioni che hanno determinato ed orientato l’impostazione e il metodo di questo lavoro di tesi si svelano nell’interesse personale maturato durante il percorso di studio universitario sulle tematiche del diritto del lavoro specialmente inserito nel paradigma dell’evoluzione digitale.
Nell’era dell’industria 4.0 sono emerse, infatti, nuove economie protagoniste del mutamento degli habitus vigenti. L’approccio collaborativo, inizialmente intessuto fra comunità locali, ha predisposto un sistema economico imperniato sul condividere l’accesso a beni e servizi sottoutilizzati. Tuttavia, lo scambio e la condivisione in sharing non si sono limitati alla commercializzazione a basso costo di servizi e oggetti, ma si sono estesi, tramite il processo informatizzato dell’economia collaborativa on demand, ad una pianificazione inedita dell’organizzazione delle tradizionali prestazioni lavorative. Qualunque soggetto, in qualunque momento e in qualunque posto, se dotato di uno smartphone e di una connessione, può diventare un lavoratore della gig economy, ma a questo fenomeno non si è allacciata contestualmente una risposta legislativa adeguata ed efficace per questi prestatori di lavoro.
Il filo rosso di questa tesi ripercorre le problematiche relative alla qualificazione dei lavoratori on demand e in particolare su quale riconoscimento giuridico offrire ai prestatori sul web nella dicotomia tipica fra rapporto di lavoro autonomo e rapporto di lavoro subordinato, così da fornire un panorama di legittimità e tutele alla fenomenologia delle manifestazioni e delle espressioni di lavoro nella digital economy, disponendo del prototipo di rapporto di lavoro di Uber per orientarsi verso la subordinazione.
Nell’era dell’industria 4.0 sono emerse, infatti, nuove economie protagoniste del mutamento degli habitus vigenti. L’approccio collaborativo, inizialmente intessuto fra comunità locali, ha predisposto un sistema economico imperniato sul condividere l’accesso a beni e servizi sottoutilizzati. Tuttavia, lo scambio e la condivisione in sharing non si sono limitati alla commercializzazione a basso costo di servizi e oggetti, ma si sono estesi, tramite il processo informatizzato dell’economia collaborativa on demand, ad una pianificazione inedita dell’organizzazione delle tradizionali prestazioni lavorative. Qualunque soggetto, in qualunque momento e in qualunque posto, se dotato di uno smartphone e di una connessione, può diventare un lavoratore della gig economy, ma a questo fenomeno non si è allacciata contestualmente una risposta legislativa adeguata ed efficace per questi prestatori di lavoro.
Il filo rosso di questa tesi ripercorre le problematiche relative alla qualificazione dei lavoratori on demand e in particolare su quale riconoscimento giuridico offrire ai prestatori sul web nella dicotomia tipica fra rapporto di lavoro autonomo e rapporto di lavoro subordinato, così da fornire un panorama di legittimità e tutele alla fenomenologia delle manifestazioni e delle espressioni di lavoro nella digital economy, disponendo del prototipo di rapporto di lavoro di Uber per orientarsi verso la subordinazione.
File
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