Tesi etd-01162024-183639 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANDRIANI, ELENA
URN
etd-01162024-183639
Titolo
Rappresentazioni del cambiamento sociale in Italia.
"Re Nudo" e "Quaderni Rossi".
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Volpi, Alessandro
Parole chiave
- "Quaderni Rossi"
- "Re Nudo"
- mobilità sociale.
- stratificazione sociale
- tematiche politico-economiche
- tematiche storico-sociali
Data inizio appello
05/02/2024
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il presente lavoro di tesi, partendo dall’analisi di due riviste intitolate “Re Nudo” e
“Quaderni Rossi”, ha approfondito le dinamiche socio-culturali, quelle storico-politiche ed
economiche che hanno contribuito a segnare la storia della nostra società. Il primo
capitolo si è impegnato ad inquadrare le due riviste, denotando i principali aspetti di
differenziazione di ognuna. La prima, “Re Nudo”, nota rivista underground e importante
mensile di controcultura e controinformazione italiana, ideata e redatta da uno dei suoi
massimi esponenti, Andrea Valcarenghi, si è impegnata nell’analisi delle principali
questioni sociali e culturali che hanno interessato la storia del nostro paese dal 1970 al
1980. La seconda, “Quaderni Rossi”, ideata da Raniero Panzieri e da altri importanti
intellettuali, fu una rivista simbolo della sinistra operaista degli anni Sessanta ed è stata
caratterizzata da una periodicità nettamente più irregolare.
All’interno del primo capitolo, l’analisi della rivista underground si è centrata su
importantissimi temi sociali come, ad esempio, il ruolo rieducativo e di reinserimento
sociale che un tempo mancava a strutture manicomiali e penitenziarie. Si è poi riferita alla
complessa questione femminista, passando attraverso le lotte combattute e i diritti
conquistati, insistendo sulla necessità di restituire una nuova dignità al corpo femminile,
attraverso importanti diritti come l’aborto e il divorzio.
In questo panorama, la musica ha interpretato un forte senso di cambiamento,
rappresentando anche un importantissimo strumento di emancipazione sociale e di
solidarietà. La rassegna, su altrettanti temi così urgenti ed attuali, è poi proseguita
all’interno del secondo capitolo.
Nei capitoli terzo e quarto, attraverso un cambio di linguaggio e di prospettiva e con un
tono certamente più diretto e politico, l’attenzione si è spostata sulla rivista “Quaderni
Rossi”. Questa volta, ad essere centrali sono risultate le principali controversie sindacali
che si diffusero a partire dagli anni Sessanta nell’intero tessuto industriale italiano e
dunque, ad essere prediletto dai redattori è risultato essere un impianto prettamente
economico e storico. È anche da questi elementi che è sorto il principale intento del
giornale, ovvero quello di effettuare un complesso lavoro di ricerca e di inchiesta volto ad
analizzare le complesse questioni sindacali ed istituzionali, effettuando un complesso
studio sulla composizione e sull’organizzazione della società in quegli anni. All’interno
della narrazione non sono mancati riferimenti al tema della mobilità sociale, utili per
comprendere le ragioni più profonde della stratificazione sociale passata e presente.
“Quaderni Rossi”, ha approfondito le dinamiche socio-culturali, quelle storico-politiche ed
economiche che hanno contribuito a segnare la storia della nostra società. Il primo
capitolo si è impegnato ad inquadrare le due riviste, denotando i principali aspetti di
differenziazione di ognuna. La prima, “Re Nudo”, nota rivista underground e importante
mensile di controcultura e controinformazione italiana, ideata e redatta da uno dei suoi
massimi esponenti, Andrea Valcarenghi, si è impegnata nell’analisi delle principali
questioni sociali e culturali che hanno interessato la storia del nostro paese dal 1970 al
1980. La seconda, “Quaderni Rossi”, ideata da Raniero Panzieri e da altri importanti
intellettuali, fu una rivista simbolo della sinistra operaista degli anni Sessanta ed è stata
caratterizzata da una periodicità nettamente più irregolare.
All’interno del primo capitolo, l’analisi della rivista underground si è centrata su
importantissimi temi sociali come, ad esempio, il ruolo rieducativo e di reinserimento
sociale che un tempo mancava a strutture manicomiali e penitenziarie. Si è poi riferita alla
complessa questione femminista, passando attraverso le lotte combattute e i diritti
conquistati, insistendo sulla necessità di restituire una nuova dignità al corpo femminile,
attraverso importanti diritti come l’aborto e il divorzio.
In questo panorama, la musica ha interpretato un forte senso di cambiamento,
rappresentando anche un importantissimo strumento di emancipazione sociale e di
solidarietà. La rassegna, su altrettanti temi così urgenti ed attuali, è poi proseguita
all’interno del secondo capitolo.
Nei capitoli terzo e quarto, attraverso un cambio di linguaggio e di prospettiva e con un
tono certamente più diretto e politico, l’attenzione si è spostata sulla rivista “Quaderni
Rossi”. Questa volta, ad essere centrali sono risultate le principali controversie sindacali
che si diffusero a partire dagli anni Sessanta nell’intero tessuto industriale italiano e
dunque, ad essere prediletto dai redattori è risultato essere un impianto prettamente
economico e storico. È anche da questi elementi che è sorto il principale intento del
giornale, ovvero quello di effettuare un complesso lavoro di ricerca e di inchiesta volto ad
analizzare le complesse questioni sindacali ed istituzionali, effettuando un complesso
studio sulla composizione e sull’organizzazione della società in quegli anni. All’interno
della narrazione non sono mancati riferimenti al tema della mobilità sociale, utili per
comprendere le ragioni più profonde della stratificazione sociale passata e presente.
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Tesi non consultabile. |