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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01162024-161508


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BONAS, CHIARA
URN
etd-01162024-161508
Titolo
Spray drone per la difesa in viticoltura eroica: analisi qualitativa dell'irrorazione
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
INNOVAZIONE SOSTENIBILE IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Sarri, Daniele
relatore Dott. Pagliai, Andrea
correlatore Prof. Caruso, Giovanni
Parole chiave
  • drone
  • trattamento fitosanitario
  • viticoltura eroica
Data inizio appello
19/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/02/2027
Riassunto
L’ UAV o Unmanned Aerial Vehicle può essere una tecnologia vantaggiosa per l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari su vigneti soprattutto su terreni pendenti, poiché può ridurre, oltre al rischio di ribaltamento, l'esposizione dell'operatore ai prodotti fitosanitari e il compattamento del suolo. Come è riportato in letteratura, però, i potenziali benefici di questi mezzi non possono essere realizzati se non è prima migliorato il settaggio di alcuni parametri di volo, poiché, soprattutto sui vigneti allevati a spalliera, il fenomeno di deriva e il deposito a terra sono ancora elevati con questo tipo di trattamento. Il seguente studio, infatti, vuole contribuire a valutare la qualità di irrorazione con il drone su vigneti, al fine di migliorarne le prestazioni su terreni ad alta pendenza. Sono state confrontate nove tesi, le prime otto hanno previsto il trattamento con l’UAV Dji Agras T10, con combinazioni diverse tra due volumi ad ettaro (50 e 100 l ha-1) e quattro tipi di traiettoria di volo (una parallela al filare con solo un paio di ugelli sopra ad esso, una parallela al filare con il corpo del drone sopra ad esso, una trasversale al filare con singolo passaggio e un’ ultima sempre trasversale al filare con doppio passaggio); la nona tesi è stata quella di controllo ed è stata svolta con l’atomizzatore a spalla (Stihl SR 430). La copertura (%) e la densità delle gocce (n° di gocce cm-2) sono state analizzate per ogni tesi, grazie all’utilizzo di cartine idro-sensibili disposte sulla chioma secondo le norme ISO 22522:2007. Per ogni tesi con il drone sono mantenute costanti la velocità, l’altezza di volo e il tipo di ugello. I dati delle prove sperimentali sono stati analizzati utilizzando il software open source R. E’ stata effettuata un’analisi della varianza (ANOVA) a tre vie con interazione con un valore di significatività di 0,05 per verificare la presenza di differenze tra le variabili indipendenti prese in esame, le quali sono state testate sulle variabili dipendenti copertura e densità delle gocce. Le differenze significative tra le medie sono state testate con il test HSD di Tukey (p < 0,05) per tutte le analisi condotte. Come è stato evidenziato anche da altri autori, 50 l ha-1 è risultato un volume insufficiente a garantire una buona copertura della chioma, infatti per tutte le quattro traiettorie sperimentate ha ottenuto valori di copertura inferiori al range ottimale (10%-30%) e valori di densità delle gocce troppo bassi per garantire l’efficacia di un prodotto di contatto. Con 100 l ha-1 la traiettoria ortogonale rispetto al filare (singolo passaggio e doppio) ha permesso valori di % di copertura simili statisticamente tra i campioni (a differenza delle traiettorie parallele al filare) e per la maggiore compresi nel range ottimale e la media della densità di gocce è stata superiore alla soglia minima stabilita per un prodotto di contatto (50-70 gocce cm-2). La % di copertura e la densità di gocce più alte sono state ottenute con la tesi di controllo, ovvero quella svolta con l’atomizzatore spalleggiato e, a differenza, del drone ha irrorato maggiormente la parte bassa della chioma. In conclusione, visti i risultati raggiunti, il drone può iniziare a diventare un valido mezzo per la difesa delle colture arboree allevate verticalmente in ambienti impervi, specialmente con la combinazione di un volume d’irrorazione pari a 100 l ha-1 e traiettorie di volo perpendicolari alla direzione dei filari.

The UAV or Unmanned Aerial Vehicle can be an advantageous technology for carrying out phytosanitary treatments on vineyards, especially on sloping terrain, since it can reduce, in addition to the risk of overturning, the operator's exposure to phytosanitary products and soil compaction . As reported in the literature, however, the potential benefits of these means cannot be realized if the setting of some flight parameters is not first improved, since, especially on espalier-trained vineyards, the drift phenomenon and the deposit on the ground are still high with this type of treatment. The following study, in fact, aims to contribute to evaluating the quality of drone spraying on vineyards, in order to improve its performance on steep terrain. Nine theses were compared, the first eight involved treatment with the Dji Agras T10 UAV, with different combinations between two volumes per hectare (50 and 100 l ha-1) and four types of flight path (one parallel to the row with only a pair of nozzles above it, one parallel to the row with the body of the drone above it, one transverse to the row with a single pass and a last one always transverse to the row with a double pass); the ninth thesis was the control one and was carried out with the backpack sprayer (Stihl SR 430). The coverage (%) and the density of the drops (no. of drops cm-2) were analyzed for each thesis, thanks to the use of hydro-sensitive papers placed on the canopy according to ISO 22522:2007 standards. For each thesis with the drone, the speed, flight height and type of nozzle are kept constant. The data from the experimental tests were analyzed using the open source software R. A three-way analysis of variance (ANOVA) with interaction with a significance value of 0.05 was carried out to verify the presence of differences between the independent variables examined, which were tested on the dependent variables coverage and droplet density. Significant differences between means were tested with Tukey's HSD test (p < 0.05) for all analyzes conducted. As has also been highlighted by other authors, 50 l ha-1 was found to be an insufficient volume to guarantee good coverage of the canopy, in fact for all four trajectories tested it obtained coverage values ​​lower than the optimal range (10%-30%) and droplet density values ​​that are too low to guarantee the effectiveness of a contact product. With 100 l ha-1 the orthogonal trajectory with respect to the row (single passage and double) allowed statistically similar % coverage values ​​between the samples (unlike the trajectories parallel to the row) and mostly included in the optimal range and the average of the drop density was higher than the minimum threshold established for a contact product (50-70 drops cm-2). The highest % coverage and droplet density were obtained with the control thesis, i.e. the one carried out with the shoulder sprayer and, unlike the drone, it sprayed more of the lower part of the canopy. In conclusion, given the results achieved, the drone can begin to become a valid means for the defense of tree crops grown vertically in harsh environments, especially with the combination of a spraying volume of 100 l ha-1 and flight trajectories perpendicular to the direction of the rows.
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