• Cultured meet
• Consumatore
• Novel Food

Il cambiamento climatico, l’aumento delle temperature globali, l’incremento della popolazione, che si stima arriverà a 9,7 miliardi entro il 2050, mostrano l’inadeguatezza dell’attuale comparto zootecnico, in particolare del modello di allevamento intensivo, a far fronte a queste nuove emergenze e obbligano il comparto agricolo, nello specifico quello alimentare, ad attingere alla tecnica e al progresso scientifico per poter resistere. Uno dei frutti del connubio tra agricoltura e scienza è rappresentato dalla “cultured meat”, carne realizzata a partire dalle cellule staminali di un animale vivo. Questo elaborato ha come obiettivo di indagare le diverse questioni, ambientali, etiche, ma soprattutto giuridiche derivanti dall’introduzione nel mercato di un prodotto di questo tipo, prima fra tutte quella della sicurezza, nei termini della “sicurezza alimentare”, ma anche in quelli della “sicurezza informativa”. Queste preoccupazioni sono stata condivise dai legislatori dei diversi Paesi in cui la “carne coltivata” è una realtà e non solo. La tesi esamina la normativa vigente a Singapore, Israele, Stati Uniti, e indaga il possibile approccio del legislatore europeo, soffermandosi specificatamente, sulla vicenda italiana.