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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01162020-143955


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
D'ANIELLO, ANGELA
URN
etd-01162020-143955
Titolo
Il trattamento dei dati personali in ambito penale: il difficile equilibrio tra esigenze di sicurezza e tutela della privacy
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Galgani, Benedetta
Parole chiave
  • criminalità transnazionale
  • Cooperazione informativa
  • protezione dei dati personali
  • privacy
  • terrorismo
  • sicurezza
Data inizio appello
04/02/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/02/2090
Riassunto
Nell'ultimo decennio lo scambio transfrontaliero di informazioni tra le autorità di contrasto degli Stati dell’Unione Europea è stato notevolmente potenziato. Lo svilupparsi sempre più crescente di forme di criminalità a carattere transnazionale e l’incessante progresso tecnologico, hanno reso necessario introdurre nuovi e più incisivi strumenti operativi. All'esigenza di sicurezza dei cittadini si può rispondere, in modo efficace, anche e soprattutto incrementando lo scambio di informazioni tra le autorità inquirenti e di polizia. È quindi necessario che i dati rilevanti ai fini di law enforcement possano circolare in modo rapido ed efficace, senza incontrare resistenze da parte degli Stati nazionali. La trasmissione di informazioni e l’analisi delle stesse risulta essere uno strumento essenziale sia per la prevenzione e repressione di forme di criminalità complesse sia per un’efficace cooperazione in materia penale. Per questo la cooperazione informativa, intesa come «la raccolta, l’archiviazione, il trattamento, l’analisi e lo scambio delle pertinenti informazioni», entra negli obiettivi istituzionali dell’Unione nel settore della cooperazione di polizia in maniera sempre più rilevante. Visto il crescente utilizzo di dati personali, trattati nel settore di polizia, devono essere fissati condizioni e limiti allo scambio di informazioni ed essere tutelati i diritti individuali messi a rischio dall’information sharing. Di fronte alla necessità di bilanciare l’interesse della società alla sicurezza, alla prevenzione e repressione dei reati con gli interessi dell’individuo, le politiche dell’Unione hanno mirato, da un lato, ad intensificare maggiormente lo scambio di informazioni tra le autorità di law enforcement e, dall'altro, ad assicurare un’adeguata protezione dei dati personali.
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