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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01162019-151120


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CARTELLO, VALERIA
Indirizzo email
vali-cartello@hotmail.it
URN
etd-01162019-151120
Titolo
Per una ricostruzione 3D dell'antico ingresso dell'Orto Botanico di Pisa
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Tosi, Alessandro
Parole chiave
  • Palazzetto del Granduca
  • Orto Botanico
  • Giardino dei Semplici
  • 3D
  • Pisa
Data inizio appello
04/02/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/02/2089
Riassunto
Obiettivo di questo lavoro è la ricostruzione dell’antico ingresso dell’Orto Botanico di Pisa, chiamato anche “Palazzetto del Granduca”.
Questo progetto di tesi è nato dal desiderio di unire le mie passioni: l’arte, le scienze naturali e le tecnologie informatiche sempre più spesso applicate nel settore storico-artistico.
L’idea di mostrare la facciata del Giardino dei Semplici di Pisa è nata dopo una visita dell’Orto e Museo Botanico dell’Università accompagnata da due “guide” esperte: il professor Alessandro Tosi e la professoressa Lucia Tongiorgi Tomasi.
Durante tale visita fui molto stupita dalla bellezza della storia del Giardino e del suo assetto, reso evidente dall’esposizione del magnifico portone monumentale con cui si accedeva alle aiuole. Fu allora che prese forma l’idea di far rivivere l’antico splendore della facciata del palazzo con annessa la porta in noce servendomi della computer grafica.
Dal punto di vista del metodo l’analisi si è sviluppata a partire essenzialmente da un lavoro di comparazione, che si è cercato di compiere il più accuratamente possibile, di fonti eterogenee e concomitanti tra loro, riportando tutta quella complessità e ampiezza di materiali riguardanti la prestigiosa istituzione.
La fisionomia del Giardino dei Semplici di Pisa, legata fin dalle origini alle trasformazioni della città e della sua Università, è stata ripercorsa seguendo le seguenti fonti:
• Documenti iconografici, tra cui alcune stampe della collezione universitaria legata a quella “bottega artistica” che fu il Giardino, dalla sua fondazione al XVIII secolo e alcune delle più significative vedute della città di Pisa;
• Studi sull'urbanistica e l’architettura di Pisa, descrizioni di viaggiatori e cronisti;
• Una bibliografia sempre più aggiornata tramite le nuove revisioni e ricerche apportate da studiosi italiani e stranieri;
• Fonti materiali, oggetto di studio ancora osservabile in via Santa Maria e al Museo Botanico Universitario;
• Software di grafica 3D per rielaborare e ricostruire un prototipo dell’antico ingresso della Galleria, con cui si accedeva all’Orto.
L’esigenza di esporre in maniera ordinata l’argomento necessita, in primis, di dare una visione storica sugli avvenimenti che hanno portato alla realizzazione del primo Giardino dei Semplici di Pisa tra il 1542 e il 1544 e la sua successiva dislocazione nella zona di Santa Marta nel 1563. In questo primo capitolo si è posta particolare attenzione all’evoluzione e alla fortuna che ebbe l’Orto Botanico sotto il granducato di Cosimo I.
La trattazione procede con la seconda sezione in cui viene trattato il terzo e definitivo Orto Botanico della città pisana, limitando l’attenzione alla sua creazione, organizzazione e splendore sul finire del ‘500.
Infine, nella terza ed ultima parte del lavoro, viene descritta la procedura per la ricostruzione del modello e della stampa 3D della facciata e del portone monumentale d’ingresso come raffigurati agli inizi del ‘700 nell'opera di Michelangelo Tilli.
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