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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01162017-192333


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MAGNI, ALESSANDRO
URN
etd-01162017-192333
Titolo
Due scapigliati fiorentini del Seicento: Alessandro Allegri e Marco Lamberti.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Relatori
relatore Masi, Giorgio
correlatore Prof.ssa Cabani, Maria Cristina
Parole chiave
  • Marco Lamberti
  • scapigliati fiorentini
  • Alessandro Allegri
  • Scapigliatura
Data inizio appello
06/02/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
A volte la ricerca letteraria può somigliare all’archeologia. Scovato un primo reperto significativo si è indotti a scavare ancora, per capire da dove proviene, e per vedere se sono rimaste tracce del mondo a cui apparteneva.
Il presente lavoro, da questo punto di vista, è uno scavo a tutti gli effetti. A partire dalle recenti pubblicazioni di Masi su un Curzio Marignolli assolutamente inedito – reperto prezioso della poesia libertina cinquecentesca –, abbiamo deciso di riesumare manoscritti e vecchie stampe di scrittori a lui vicini, con la speranza di poter recuperare, almeno in parte, la realtà culturale di cui egli fu «vessillifero e cantore» , quella della Scapigliatura fiorentina: dopo che è stata fatta luce su quello che Andrea Cavalcanti, Arlia e poi Croce ci avevano restituito come «un autore men che a metà» , si è tentato di illuminare anche il contesto in cui egli si trovò a operare, avvicinandoci dunque a tutti gli altri scapigliati di cui si è persa la memoria.
Noi, qui, in nome questo rinnovato interesse, non potevamo che continuare a scavare intorno al Marignolli, cercando di aggiungere qualche nuovo paragrafo a un capitolo ancora incompleto della nostra storia letteraria: si è trattato, in pratica, di usare la lente di ingrandimento su qualche personaggio segnalato da Masi nei suoi studi, di estendere il campo di ricerca a qualcun altro di quei «desperados» che furono ‘capitanati’ dal Marignolli, dunque a qualche altro scrittore che, vuoi per diretti rapporti di amicizia, vuoi per la stessa fama di scapigliato, gli risultasse in qualche modo vicino.
Già nella fase iniziale dell’indagine, cercando di scegliere almeno due scrittori da approfondire in modo specifico, prendeva corpo un primo e fondamentale problema relativo all’ ‘ontologia’ della Scapigliatura cinque-secentesca: nel corso del tempo, infatti, «con effetti a volte devastanti rispetto alla realtà storica», sono stati etichettati come scapigliati anche scrittori molto diversi e distanti dal Marignolli, sia cronologicamente che geograficamente, come ad esempio «Pietro Aretino, Niccolò Franco, Ortensio Lando e Anton Francesco Doni» ; lo stesso, inoltre, si dica del Lippi, dei personaggi ‘reali’ del suo Malmantile, e dei membri delle «Accademie letterarie più amene» , come quella dei Mammagnuccoli e quella dei Percossi. Per chi ancora non avesse presente quell’«indiavolato» del Marignolli, basti pensare che così facendo si è finiti col mettere sullo stesso piano bontemponi e crapuloni, moralisti e libertini, accademici e anti-accademici, poeti giocosi e poeti osceni, esponenti di un redivivo epicureismo di stampo oraziano e inconsapevoli precursori del decadentismo ottocentesco. Non senza provocare disorientamento e perplessità, l’immagine della scapigliato ci si mostra ora con una ora con l’altra faccia, ora come declinazione del paradigma marignollesco e ora, per molti versi, quasi come il suo esatto contrario.
Bisogna infatti tenere conto del fatto che si è alle prese con un fenomeno culturale piuttosto complesso e variegato, che a differenza dell’omonimo fenomeno milanese della seconda metà dell’Ottocento, col quale tuttavia vi sono delle analogie, non si lascia ricondurre né a un ben preciso gruppo di artisti, né a un ben preciso momento storico.
Vista la l’assenza quasi totale di testi specifici sull’argomento, per i suddetti motivi abbiamo deciso di dedicare la prima parte della nostra trattazione al fenomeno della Scapigliatura fiorentina nel suo complesso, in modo tale da poterne illustrare sia la sostanziale ambiguità a cui abbiamo accennato, sia le diverse nuances che lo caratterizzano. Successivamente, invece, approfondiremo la personalità due scrittori, entrambi preti e vicini al Marignolli, che hanno incarnato in modo particolarmente emblematico le due diverse facce di questa realtà, Alessandro Allegri e Marco Lamberti.
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