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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01152024-185915


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LUCA, GABRIELE
URN
etd-01152024-185915
Titolo
Anna Maria Ortese e il realismo magico. Uno studio di Angelici dolori e dell'Infanta sepolta
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof.ssa Savettieri, Cristina
controrelatore Prof. Masi, Giorgio
Parole chiave
  • Anna Maria Ortese
  • Massimo Bontempelli
  • realismo magico
  • L'Infanta sepolta
  • Angelici dolori
Data inizio appello
09/02/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo elaborato affronta un’analisi delle opere d’esordio di Anna Maria Ortese, Angelici dolori e L’Infanta sepolta, partendo dal problema dell’accostamento di queste due raccolte di racconti al realismo magico, il codice narrativo promosso da Massimo Bontempelli in seno alla cultura novecentista degli anni Trenta. Il primo capitolo tratta alcune questioni preliminari del fantastico in letteratura per poi concentrarsi sul realismo magico in chiave sia storico-artistica – in merito al periodo delle avanguardie e della Nuova Oggettività tedesca – sia storico-letteraria, con la ricostruzione della trattazione imbastita da Bontempelli sulle pagine della rivista "900" e nell’Avventura novecentista. Il secondo e il terzo capitolo sono invece riservati alle analisi specifiche dei due testi d’esordio di Ortese. Il tentativo di fondo dell’elaborato è dimostrare che il realismo magico non è la chiave di lettura migliore per l’interpretazione dei due testi e che l’esordio di Ortese è avvenuto sulla base di un tentativo di appropriazione d’immagine autoriale da parte di Bontempelli e dell’editore Bompiani.

This paper deals with an analysis of Anna Maria Ortese’s first works, Angelici dolori and L’Infanta sepolta, starting from the problem of the juxtaposition of these two short stories’ collections to the magical realism, the narrative code promoted by Massimo Bontempelli within the twentieth-century culture in the 1930s. The first chapter handles some preliminary questions about the fantastic literature and then focuses on the magical realism in historical-artistic terms – in relation to the avant-garde and the german New Objectivity – and in historical-literary terms as well, with the reconstruction of the treatment set by Bontempelli in the pages of the "900" journal and in L’avventura novecentista. The second and third chapter treat instead the specific analysis of Ortese’s two debut works. The main intent is demonstrating that the magical realism is not the better understanding-key for the interpretation of these two texts and that the debut of Ortese took place based on an attempt of authorial image’s appropriation by Bontempelli and the editor Bompiani.
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