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Il seguente elaborato esamina la produzione scultorea che vide la luce all'interno del cantiere delle nuove tribune del duomo lucchese nei primi tre quarti del XIV secolo, con una doppia finalità. Da una parte si è cercato di approfondire il sistema della committenza e, più in generale, il contesto sociale che fece da sfondo alle iniziative intraprese in questo periodo negli ambienti dell'Opera di S. Croce, l'organismo che si occupava della gestione materiale dell'edificio.
La stessa cosa è stata fatta anche a proposito di quegli interventi che sono stati ricondotti entro la sfera d'influenza di coloro che si occupavano della cattedrale. Si è potuto così approfondire l'operato di singoli personaggi, le famiglie maggiormente coinvolte, o anche semplicemente coloro che finanziarono i lavori attraverso donazioni.
Una seconda parte dell'elaborato focalizza l'attenzione sulle opere che ci sono state consegnate da questa stagione artistica. Attraverso una ricognizione approfondita sugli elementi scultorei, per la maggior parte incastonati all'interno dei prospetti delle architetture, sono stati individuati i motivi riccorrenti tra una fabbrica e l'altra, ma anche gli elementi che testimoniano l'intervento di maestranze di formazione eterogenea. Partendo dai pochi giudizi già espressi in passato dalla critica si è tentato inoltre di ricondurre il materiale entro la produzione plastica coeva, toscana e non, con l'obiettivo di delinearne in modo esaustivo il sostrato culturale.