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Il presente lavoro analizza i rapporti tra Inghilterra e Cina nel periodo compreso tra il 1600 e il 1850, concentrandosi in particolar modo sull’arte della cineseria e i suoi riflessi sulla letteratura del primo Ottocento. L’elaborato è articolato in quattro capitoli. Il primo capitolo è incentrato sull’origine dei rapporti commerciali tra la Cina e l’Occidente e, in particolare, tra la Cina e l’Inghilterra. Il commercio, soprattutto di tè e oppio, ha rivestito un ruolo chiave nell’incontro culturale tra i due popoli. Il secondo capitolo ha come oggetto i rapporti politici, con l’arrivo in Cina delle due ambasciate inglesi, Macartney e Amherst, e le relative implicazioni culturali, che hanno portato allo scoppio del conflitto tra i due stati. La moda della cineseria in Inghilterra è al centro del terzo capitolo. Ne verranno analizzate le origini e la diffusione nell’ambito delle porcellane, delle stoffe, della decorazione di interni e dei giardini. L’ultimo capitolo è dedicato all’influsso dell’arte della cineseria sulla letteratura del primo Ottocento, attraverso l’analisi di tre opere: Hyson e Bohea. A Tale of the Tea-Pot di Thomas Henry Sealy, Lines to a Teapot di Joanna Baillie e Old China di Charles Lamb.