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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01152020-173626


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CARUSO, ENRICO
URN
etd-01152020-173626
Titolo
Il monitoraggio elettronico e l'esecuzione di misure limitative della libertà personale: ratio, evoluzione e criticità operative
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Bonini, Valentina
Parole chiave
  • monitoraggio elettronico
  • braccialetto elettronico
  • sorveglianza elettronica
  • misure cautelari
  • art. 275-bis
  • art. 47-ter
  • legge 119 /2013
  • legge 47/2015
  • sovraffollamento carcerario
Data inizio appello
04/02/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L’elaborato in oggetto si propone come obiettivo l’analisi evolutiva della sicurezza elettronica in Italia. L’ingresso del c.d. braccialetto elettronico nel nostro ordinamento risale agli albori del nuovo millennio e si è sviluppato fino ai nostri giorni, seppur con svariate difficoltà. La trattazione esordisce con dei rilievi di carattere generale evidenziando l’ambito operativo in cui lo strumento è stato utilizzato nel contesto nazionale, ponendo particolare attenzione alle finalità pratico-operative. Il tema della sicurezza elettronica viene trattato alla luce delle nuove prospettive cautelari fino a coinvolgere una serie di altri aspetti sociologici ed ideologici. Si affronta poi la problematica relativa alla collocazione normativa dell’articolo 275-bis c.p.p., concernente le particolari modalità di controllo e i suoi riflessi in tema di esecuzione della pena, come previsto dall’art. 47-ter dell’ordinamento penitenziario. Il tema della sicurezza elettronica si inserisce infatti a pieno titolo nell’ormai tristemente noto fenomeno del sovraffollamento carcerario, cercando di offrire nuove soluzioni, pur sempre nel rispetto dei principi di proporzionalità e adeguatezza. Viene poi analizzata l’evoluzione storica che ha avuto questo nuovo strumento tecnico in un intricato percorso dalle molteplici finalità. La polifunzionalità del braccialetto elettronico emerge infatti a chiare lettere dagli svariati utilizzi a cui tale strumento può prestarsi, risultando un ottimo ausilio per far fronte alle diverse esigenze cautelari. Si ripercorre l’origine di tale mezzo di sorveglianza, di chiara importazione americana, ponendo l’attenzione sulle molteplici modalità di recepimento che se n’è fatto in ambito europeo, evidenziando analogie e differenze tra i diversi sistemi del vecchio continente. Si giunge così al fulcro della trattazione, rappresentato da un’analisi ontologica della materia, al fine di comprendere se il braccialetto elettronico sia solo di un mero strumento tecnico, oppure integri un quid pluris rispetto ad una semplice modalità attuativa di una misura cautelare da esso indipendente. Partendo dai risvolti pratici che tale strumento ha avuto in tema di controllo cautelare, si descrive il tortuoso iter legislativo relativo a questa affascinate materia con particolare attenzione ad una raccomandazione europea inerente all’utilizzo del braccialetto. Segue poi un inquadramento sistematico ed una più approfondita analisi normativa ove si pone l’accento sulla trasversalità dell’utilizzo del braccialetto elettronico, analizzando il ventaglio di casistiche ad esso ricollegabili. Si descrive in questa sede anche il procedimento di adozione dello strumento e i limiti normativi che interessano i destinatari di queste nuove modalità di controllo. In ultima analisi, dopo aver ripercorso sotto un profilo comparato l’evoluzione di questo nuovo strumento tecnico in un altro ordinamento europeo, si analizzano le numerose criticità proprie del monitoraggio elettronico, tra dubbi esegetici ed indisponibilità del braccialetto. Si ripercorrono i diversi orientamenti della giurisprudenza in materia di sorveglianza elettronica dovuti alla complessa natura del braccialetto e alla sua pratica indisponibilità che ha reso necessario un intervento chiarificatore delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Residuano ancora oggi diversi interrogativi e dubbi in merito a tale risoluzione. La trattazione si conclude infine con un’analisi delle ripercussioni che il braccialetto elettronico ha avuto in tema di libertà, evidenziando ancora una volta come le criticità di tale sistema siano ad oggi ancora in larga misura da rimarginare.
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