Tesi etd-01152020-173042 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CALOGERO, ANDREA
URN
etd-01152020-173042
Titolo
POTERI DELLE PARTI E GIUDIZIO ABBREVIATO NEL PRISMA DELLA C.D. LEGGE ORLANDO
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Bonini, Valentina
Parole chiave
- abbreviato
- condizionato
- Orlando
Data inizio appello
04/02/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/02/2090
Riassunto
Il rito abbreviato è un rito speciale che, al pari di altri riti diversi da quello ordinario, permette al sistema giustizia di acquisire una maggiore celerità nello svolgimento della sua funzione, ossia l'accertamento della verità. La legge, d'altra parte, non si esime dal riconoscere all'imputato, che intenda intraprenda tale strada per essere sottoposto a giudizio, diversi benefici, quali innanzitutto un possibile sconto sulla pena che dovrà essergli commisurata. Questo "baratto" tra imputato e il sistema giustizia è completato da ciò che è la caratteristica principale del rito speciale previsto all'art. 438 c.p.p., ossia la rinuncia dell'imputato a dimostrare la propria innocenza attraverso la produzione di prove in contraddittorio con le altre parti processuali. Il giudizio abbreviato è infatti un rito che consente la definizione del processo senza lo svolgimento della fase dibattimentale, sede naturale della formazione della prova utilizzabile dal giudice che procede. Da qui l'analisi delle peculiarità dell' istituto che vede il suo ingresso nell'ordinamento penale a partire dal Codice Vassalli, nonchè i dibattiti dottrinali e giurisprudenziali che sin dal 1988 hanno investito questioni di compatibilità del medesimo con principi cardini della Costituzione dettati in materia di difesa e contraddittorio, di cui agli artt. 24 e 111 Cost.
L'analisi sarà ovviamente incentrata anche sui diversi moduli procedurali disciplinati dalla legge che ne hanno permesso la definizione sia di rito a "prova bloccata" che di "rito a prova contratta", rispettivamente agli artt. 438 co. 1 e co. 5 c.p.p.
Infine una particolare attenzione sarà riservata agli effetti della richiesta di giudizio abbreviato in relazione al regime di deducibilità delle invalidità e delle inutilizzabilità degli atti processuali, nonchè dell'incompetenza territoriale del giudice procedente in ordine alle recenti modifiche legislative.
L'analisi sarà ovviamente incentrata anche sui diversi moduli procedurali disciplinati dalla legge che ne hanno permesso la definizione sia di rito a "prova bloccata" che di "rito a prova contratta", rispettivamente agli artt. 438 co. 1 e co. 5 c.p.p.
Infine una particolare attenzione sarà riservata agli effetti della richiesta di giudizio abbreviato in relazione al regime di deducibilità delle invalidità e delle inutilizzabilità degli atti processuali, nonchè dell'incompetenza territoriale del giudice procedente in ordine alle recenti modifiche legislative.
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