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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01152017-230301


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BAIOCCHI, LISA
URN
etd-01152017-230301
Titolo
Riccardo Bachi: dal metodo interdisciplinare alla "questione ebraica". Excursus biografico
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Michelini, Luca
Parole chiave
  • economia italiana
  • leggi razziali
  • Riccardo Bachi
  • sionismo
Data inizio appello
30/01/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Riccardo Bachi è stato un economista e statistico italiano attivo dalla fine dell’Ottocento fino alla sua morte, avvenuta nel 1951. Dopo aver concluso gli studi per diventare ragioniere, egli raggiunse anche il diploma in lingua e letteratura francese; al termine di questi percorsi formativi, Bachi proseguì con la carriera accademica spaziando tra l’insegnamento della Statistica, dell’Economia Politica e di Scienze della Finanza.
Di rilievo fu un incarico ricevuto al termine della Prima Guerra Mondiale, per cui Bachi dovette analizzare la situazione italiana del dopoguerra su richiesta della neonata Società delle Nazioni. La collaborazione con Alberto De Stefani, ministro delle Finanze del primo governo Mussolini, gli conferisce la possibilità di attuare le proprie teorie nella preparazione di un progetto di riforma del suddetto Ministero basato su una riorganizzazione statistica.
In relazione ai periodi storici sopracitati va ricordata l’idea interventista di Bachi riguardo l’entrata in guerra dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale e l’approvazione dell’ascesa del fascismo, in quanto unica forza in grado di sistemare la stagnante e caotica situazione italiana al termine del conflitto.
Nonostante l’iniziale appoggio, il fascismo sconvolse lo statistico con l’emanazione delle leggi razziali. Bachi, di origine ebraica, fu costretto ad emigrare in Palestina nel 1939 e tornò in Italia nel 1946, spazzata via l’ombra non solo della guerra, ma anche del regime mussoliniano. Al suo ritorno si dedicò con più vigore allo studio dell’ebraismo sia da un punto di vista religioso sia secondo le tradizioni “risvegliate” dai figli di Sion. Infatti, dopo la morte del figlio Mario, Bachi aveva abbracciato la causa sionista auspicandone il successo con la nascita di uno Stato che accogliesse i reduci della millenaria Diaspora.
Al centro degli studi di Bachi vi erano le fluttuazioni e i cambiamenti dell'economia italiana con i suoi cicli economici, sempre cercando di contaminare le proprie ricerche con un punto di vista storico. I dati che egli raccolse sulla struttura e sul cambiamento dell'economia offrirono un notevole apporto alla storiografia economica, dimostrando a tutti che i fattori economici hanno un peso evidente sulla storia. Nella prima metà del Novecento, tale approccio, cioè l’analisi di un ciclo o di una situazione storica implementando dati provenienti anche da altre discipline, forniva una metodologia d’avanguardia.
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