• carcere
• legge 134 del 2021
• legge 689 del 1981
• pena detentiva
• pene detentive brevi
• riforma Cartabia
• sanzioni sostitutive

La presente tesi si occupa dell’evoluzione legislativa delle sanzioni sostitutive delle pene detentive di breve durata. L’analisi verte, in primo luogo, sull’origine della pena carceraria, la quale, a seguito della riforma illuministica, ha rivestito il ruolo di pena privilegiata all’interno dell’ordinamento. La trattazione si concentra, in particolare, sulle conseguenze negative derivanti dall’applicazione della detenzione di breve durata, la quale ha costituito per lungo tempo la risposta sanzionatoria prediletta dall’ordinamento. A seguito della presa di coscienza delle predette conseguenze, consistenti nella determinazione di un più elevato rischio di recidiva, dovuto al contatto con l’ambiente carcerario, e all’incremento della piaga del sovraffollamento, il legislatore del 1981, con la l. 689, ha inteso optare per l’introduzione dell’istituto delle sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi. La recente riforma Cartabia, dopo aver preso atto della sostanziale disapplicazione della prassi delle suddette sanzioni, e della necessità di una revisione che ne assicurasse l’effettività, ha inteso rinnovare la disciplina nell’ottica di un ampliamento dell’ambito operativo delle stesse. Il presente elaborato contempla gli sviluppi legislativi dell’istituto in questione e si propone di analizzare i risvolti critici e problematici della disciplina introdotta dalla riforma.