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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01142022-152413


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RUBINO, FRANCESCA
URN
etd-01142022-152413
Titolo
CASTALIA, LA PROVINCIA PEDAGOGICA COME IMMAGINE DEL TERZO REICH
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE, LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Prof.ssa Cermelli, Giovanna
Parole chiave
  • Castalia
  • terzo Reich
  • Gleichschaltung
Data inizio appello
31/01/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
31/01/2062
Riassunto
Obiettivo del mio elaborato è quello di dimostrare come, all’interno dell’ultima fatica letteraria di Hermann Hesse, das Glasperlenspiel, sia possibile riscontrare dei tratti distopici in virtù dei subliminali riferimenti al periodo turbolento in cui l’opera è stata concepita, il nazionalsocialismo. Più precisamente, di sfumature distopiche sembra colorarsi Castalia, la società nella quale Hesse inserisce il Gioco delle perle di vetro, un linguaggio segnico universale che tenta di ristabilire una connessione fra tutte le discipline della scienza (matematica, arte, letteratura ecc.) verso il quale tutti i componenti del regno castalico, in un perenne stato di vita contemplativa, sembrano essere rivolti. In effetti, a prescindere dal nome che rimanda alla purezza dell’essere, Castalia è evidentemente una società alla deriva. Non può infatti essere ritenuta idilliaca una società, come quella ideata in questo libro da Hesse, in cui vige la soppressione dell’individuo in nome del sistema, nè esemplare una comunità in cui dominano il controllo, una perpetua attività di persuasione e dove la storia non è contemplata. Annullamento del singolo in nome del sistema, controllo serrato, martellante aria di propaganda, mutilazione della storia, non si potrebbe essere più espliciti. Sono questi, nella lettura da me scelta, dei chiari rimandi alla dittatura nazista. Nel primo capitolo, si è tentato di ricostruire la politica culturale del nazismo, dall’utilizzo della macchina del consenso, alla sapiente manipolazione del linguaggio, al controllo capillare dei mezzi di informazione e delle case editrici, in nome dell’auspicato livellamento di tutti gli ambiti della vita pubblica e privata al progetto nazista. Successivamente, sempre in questa sezione, si è cercato a sua volta di illustrare la singolare risposta che Hesse ha adottato di fronte ai preponderanti sentimenti di odio e di fervente nazionalismo dell’epoca: la politica dell’Innerlichkeit.Nel secondo capitolo, si è deciso, ripercorrendo le tappe più significative della vita dell’autore, di capire in che modo il background familiare e le sue vicende personali abbiano contributo alla peculiare concezione hessiana dell’esistenza basata, con un’eco hegeliana, sulla lotta fra forze antinomiche e sulla loro successiva riconciliazione. Successivamente, dato che dietro ad ogni scrittore c’è sempre un importante editore e in virtù dell’enorme importanza che la stretta collaborazione fra i due letterati ebbe nella pubblicazione dell’opus magnum di Hesse, il terzo capitolo è dedicato alla figura di Peter Suhrkamp. A tal proposito, in una prima sezione verranno ricostruite le drammatiche fasi della sua vita, dalle origini familiari, alla sua formazione culturale fino al suo arresto e alla sua detenzione nella prigione di Ravensbruck prima e nel campo di concentramento di Sachsenhausen dopo. Da ciò, sarà possibile avere un’idea più precisa delle difficoltà che incontravano gli editori nel pubblicare i propri libri e nel seguire le proprie linee editoriali durante il Terzo Reich. In un sotto capitolo successivo, verranno invece delineati in modo più chiaro i rapporti che intercorsero fra editore e autore, rapporti, questi, che non partirono a dire la verità col piede giusto ma che poi, nonostante i numerosi ostacoli che entrambi incontrarono, si rivelarono essere molto solidi. Essi arrivarono infatti a rappresentare uno dei più importanti idilli intellettuali della storia della letteratura tedesca.
Nella quarta parte, verranno ricostruite nel dettaglio tutte le tappe che, per circa un undicennio, hanno costituito la travagliata genesi del libro. Modifiche, aggiunte e cancellazioni, succedutosi nel tempo, hanno infatti cambiato più volte il profilo di questo testo. E come vedremo più nel dettaglio, saranno proprio le cancellazioni, rispetto alle intenzioni originali, ad essere indicative di una certa volontà da parte dell’autore di edulcorare il romanzo da possibili riferimenti critici al nazismo, (scelta più che comprensibile in un momento, quello della dittatura nazionalsocialista, dove la benché minima critica veniva immediatamente soffocata), ma che appariranno comunque in modo subliminale all’interno del romanzo e che verranno sondati nel dettaglio nel capitolo successivo.
Nel capitolo finale verranno analizzati glie elementi funzionali alla pista da me scelta, rappresentare cioè Castalia come immagine del terzo Reich.
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