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Il sommergibile, mezzo navale capace di navigare in superficie ed in immersione, si è sviluppato soprattutto come strumento bellico sfruttando il vantaggio di potersi nascondere sott’acqua. Tale vantaggio risulta rilevante quando entrano in gioco diverse prestazioni legate al proprio sistema di propulsione. Queste caratteristiche hanno portato il sommergibile moderno, molto vicino al sottomarino ideale, ovvero un mezzo subacqueo concepito, progettato e costruito per operare prevalentemente in immersione. Attraverso la cooperazione internazionale, da sempre sono stati finalizzati programmi per la realizzazione di nuovi sottomarini, vedasi la collaborazione tra Germania e Italia per i 212A, decisa per soddisfare le esigenze di entrambe le Marine, è stata formalizzata con un accordo governativo fra i due Ministeri della Difesa delle due nazioni. Per la realizzazione di un sommergibile performante, la scelta di un ottimo sistema di propulsione è importantissima. Nel tempo si è passati dal sistema di propulsione convenzionale, all’A.I. P, al nucleare. Purtroppo, o per fortuna, per l’Italia, sono stati realizzati battelli con i primi due sistemi, vista la mancata concessione di combustibile nucleare da parte degli americani. Sistemi di propulsione, questi, che, messi a confronto, dimostrano la necessità di arrivare a sistemi che possano avere, pur non utilizzando il nucleare, gli stessi risultati e arrivando all’obiettivo comune ovvero l’essere occulti.