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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01142021-230937


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ABRIANI, ANDREA
URN
etd-01142021-230937
Titolo
Le terme della Toscana tardoantica: il caso della villa dei "Vetti" (Capraia e Limite, Fi)
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Cantini, Federico
correlatore Dott. Tumbiolo, Giuseppe
Parole chiave
  • terme tardoantiche
  • terme toscane
  • Vettio Agorio Pretestato
  • villa dell'Oratorio
Data inizio appello
29/01/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/01/2091
Riassunto
L’oggetto di questo lavoro di tesi è stato lo studio delle terme private della villa dei "Vetti" (Capraia e Limite, Fi) alla luce dei risultati, editi e non, delle campagne scavo svoltesi tra il 2016 e il 2018.
La scoperta di un complesso termale privato connesso a una villa molto probabilmente proprietà di un senatore appartenente all’aristocrazia romana tardoantica (IV-V secolo d.C.) ha permesso di confermare l’importanza e il prestigio del sito, già ipotizzata per la presenza del triclinio monumentale a pianta esagonale arricchito da sfarzosi tappeti musivi.
Le terme, sia pubbliche che private, sono riconosciute come edifici tra i più importanti nel panorama dell’edilizia di epoca romana e accompagnano la società fino a oltre la fine dell’impero. A seconda delle abitudini, delle condizioni fisiche, del rango sociale, del sesso e dell’età, il bagno poteva essere una semplice norma igienica, una necessità salutare, un raffinato piacere, oltre che un modo per intrecciare relazioni economiche e fare affari.
In prima istanza è stato analizzato il complesso termale, contestualizzandolo anche rispetto alle altre strutture che compongono la villa, ponendo l’attenzione sulle fasi edilizie, sugli aspetti planimetrici e tecnici e cercando di ricostruire i percorsi di accesso ai vari ambienti.
La volontà di contestualizzare l’impianto termale della villa ha portato allo studio dei complessi termali, sia pubblici che privati, costruiti o ancora attivi nel pieno IV secolo in Toscana.
La ricerca si è concentrata sullo studio delle terme romane in Toscana databili tra il I secolo a.C. e il VII secolo d.C.
Attraverso la creazione di un database che raccoglie i dati relativi a ciascun impianto a destinazione termale è stato possibile creare, in primo luogo, una serie di mappe di distribuzione dei siti attraverso il software Qgis, elaborati poi in base alle informazioni raccolte per ciascuno di essi.
In seconda istanza, l’incrocio dei risultati del database e la loro elaborazione in Qgis hanno permesso di mettere in luce gli impianti termali del territorio costruiti o ancora in uso nel IV secolo, contemporanei dunque alle terme della Villa dell’Oratorio. Questi, quindi, sono stati analizzati in maniera più approfondita, andando a focalizzare l’attenzione soprattutto sulla descrizione delle fasi edilizie, dei percorsi balneari e sulle caratteristiche tecniche di ogni ambiente. Si sono poi approfondite le evidenze archeologiche che permettono di datare l’abbandono dell’edificio e i fenomeni che intervengono al successivo interrompersi dell’uso di ciascun impianto, per osservare l’evoluzione di questa tipologia di edificio in luce dei cambiamenti socioeconomici tra il tardo antico e l’alto medioevo.
In seguito, gli edifici a carattere termale databili al pieno IV secolo sono stati messi a confronto tra loro e soprattutto con la struttura oggetto di questo lavoro di tesi, per cercare punti di contatto o differenze architettoniche e planimetriche al fine di creare modelli evolutivi.
Vista la distintiva tipologia dell’impianto delle terme della villa non sono stati trovati confronti puntuali a livello locale e quindi si è deciso di ampliare ulteriormente lo studio, andando a cercare confronti più stringenti con complessi termali appartenenti a ville costruite ex novo in Italia a partire dal IV secolo d.C.
Questo ha permesso di individuare tre ville che presentano edifici termali in cui si possono riconoscere caratteristiche simili a quelle della villa dell’Oratorio come appartenenti a complessi architettonici denominati “ville a padiglioni”, una planimetria particolarmente articolata che presenta ambienti poligonali e polilobati e un andamento del perimetro esterno che rispecchia la complessità degli ambienti interni.
I risultati ottenuti permettono di confermare la peculiarità del sito della villa dei “Vetti” che sembra rivelarsi un unicum all’interno del panorama locale della Toscana tardoantica. L’ampliamento della ricerca di confronti a tutto il territorio italiano ha portato a evidenziare ulteriormente come l’impianto termale presenti aspetti inusuali, che appartengono solamente a edifici di proprietà dell’élite egemoni dell’epoca, come eminenti senatori, nel caso della villa del Casale (Piazza Armerina, En) o perfino imperiali, come la possibile proprietà teodericiana della villa di Galeata (FC).
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