Tesi etd-01142016-215830 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
ELEFANTE, CAMILLA
URN
etd-01142016-215830
Titolo
Effetti Cardiaci e Metabolici della Terapia con Antipsicotici
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Dell'Osso, Liliana
Parole chiave
- allungamento QT/QTc
- aloperidolo
- antipsicotici
- antipsicotici e aumento del BMI
- antipsicotici e dislipidemia
- antipsicotici e glicemia
- antipsicotici tipici vs atipici
- antipsychotics
- antipsychotics and diabetes mellitus
- antipsychotics and dyslipidemia
- antipsychotics and increased BMI
- bipolar I disorder with psychotic symptoms
- chlorpromazine
- clorpromazina
- disturbi dello spettro psicotico
- disturbo bipolare I con sintomi psicotici
- disturbo schizoaffettivo
- effetti metabolici degli antipsicotici
- effetti metabolici degli antipsicotici atipici
- haloperidol
- LQTS
- metabolic effects of antipsychotic drugs
- metabolic effects of atypical antipsychotics
- psychotic spectrum disorders
- QT / QTc interval prolongation
- quetiapina
- quetiapine
- schizoaffective disorder
- schizofrenia
- schizophrenia
- TdP
- torsades de pointes
- torsione di punta
- typical vs. atypical antipsychotics
Data inizio appello
02/02/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Gli antipsicotici atipici rappresentano i farmaci di prima scelta per i disturbi dello Spettro Psicotico. Tuttavia, non vi è accordo sui vantaggi, svantaggi e sulla ‘cost-effectiveness’ dei farmaci antipsicotici atipici, se confrontati con i tipici, in particolare per gli effetti metabolici e cardiovascolari sul medio/lungo termine.
L’obiettivo dello studio consiste nel valutare, in un campione di pazienti ospedalizzati in un setting naturalistico, i potenziali effetti sul tratto QT/QTc e sui principali parametri metabolici dei farmaci antipsicotici.
Sono stati inclusi nello studio 59 pazienti. I criteri d’inclusione erano i seguenti: genere maschile; diagnosi indice all’ospedalizzazione di un disturbo dello Spettro Psicotico (Schizofrenia, Disturbo Schizoaffettivo, Disturbo Bipolare I con sintomi psicotici); comprensione del consenso informato scritto. I criteri di esclusione erano i seguenti: genere femminile; pre-esisenti cardiomiopatie o disturbi del ritmo cardiaco; pre-esistenti condizioni cliniche generali che controindicassero l’utilizzo dei neurolettici; impossibilità a comprendere e sottoscrivere il consenso informato scritto; mancata comprensione della lingua italiana.
Il campione è stato suddiviso in due gruppi in funzione del trattamento: 44/59 pazienti con quetiapina (74.6%; dose media/SD: 282.3±254.3 mg) e 15/59 pazienti con antipsicotici tipici (25.4%), clorpromazina (11/15, 73.3s%; dose media/SD: 218.1±103.1 mg) o aloperidolo (4/15, 26.7%; dose media/SD: 2.8±1.3 mg). Non sono stati osservati casi di allungamento dell'intervallo QT/QTc nè differenze statisticamente significative tra i valori di QT/QTc nei confronti per gruppo di trattamento. Non emergono differenze significative per BMI nel confronto tra gruppi. I pazienti obesi costituiscono il 21% del campione, con il 4.3% in classe di obesità III. I pazienti con valori di colesterolo≥200 mg/dlsono un gruppo ridotto (10.1%; n=6), 5/6 in trattamento con quetiapina. L’alterazione dei trigliceridi è frequente (36.5%; n=19), ma non si sono riscontrate differenze tra i gruppi di trattamento. Le HDL sono alterate in 2 pazienti (3.8%) in trattamento con quetiapina. Le LDL sono alterate in 8 pazienti (8/59; 13.5%), 7/8 (87.5%) in trattamento con quetiapina.
I risultati di questo studio sono in linea con i dati della letteratura sull’associazione tra disturbi dello Spettro Psicotico e aumento del BMI. La valutazione del QT/QTc ha mostrato un basso rischio di LQTS. L’indagine dell’assetto metabolico, insieme al monitoraggio ECG, si confermano aspetti cardine nella gestione del paziente con disturbi dello Spettro Psicotico.
L’obiettivo dello studio consiste nel valutare, in un campione di pazienti ospedalizzati in un setting naturalistico, i potenziali effetti sul tratto QT/QTc e sui principali parametri metabolici dei farmaci antipsicotici.
Sono stati inclusi nello studio 59 pazienti. I criteri d’inclusione erano i seguenti: genere maschile; diagnosi indice all’ospedalizzazione di un disturbo dello Spettro Psicotico (Schizofrenia, Disturbo Schizoaffettivo, Disturbo Bipolare I con sintomi psicotici); comprensione del consenso informato scritto. I criteri di esclusione erano i seguenti: genere femminile; pre-esisenti cardiomiopatie o disturbi del ritmo cardiaco; pre-esistenti condizioni cliniche generali che controindicassero l’utilizzo dei neurolettici; impossibilità a comprendere e sottoscrivere il consenso informato scritto; mancata comprensione della lingua italiana.
Il campione è stato suddiviso in due gruppi in funzione del trattamento: 44/59 pazienti con quetiapina (74.6%; dose media/SD: 282.3±254.3 mg) e 15/59 pazienti con antipsicotici tipici (25.4%), clorpromazina (11/15, 73.3s%; dose media/SD: 218.1±103.1 mg) o aloperidolo (4/15, 26.7%; dose media/SD: 2.8±1.3 mg). Non sono stati osservati casi di allungamento dell'intervallo QT/QTc nè differenze statisticamente significative tra i valori di QT/QTc nei confronti per gruppo di trattamento. Non emergono differenze significative per BMI nel confronto tra gruppi. I pazienti obesi costituiscono il 21% del campione, con il 4.3% in classe di obesità III. I pazienti con valori di colesterolo≥200 mg/dlsono un gruppo ridotto (10.1%; n=6), 5/6 in trattamento con quetiapina. L’alterazione dei trigliceridi è frequente (36.5%; n=19), ma non si sono riscontrate differenze tra i gruppi di trattamento. Le HDL sono alterate in 2 pazienti (3.8%) in trattamento con quetiapina. Le LDL sono alterate in 8 pazienti (8/59; 13.5%), 7/8 (87.5%) in trattamento con quetiapina.
I risultati di questo studio sono in linea con i dati della letteratura sull’associazione tra disturbi dello Spettro Psicotico e aumento del BMI. La valutazione del QT/QTc ha mostrato un basso rischio di LQTS. L’indagine dell’assetto metabolico, insieme al monitoraggio ECG, si confermano aspetti cardine nella gestione del paziente con disturbi dello Spettro Psicotico.
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