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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01142016-145054


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GUAZZELLI, SARA
URN
etd-01142016-145054
Titolo
"Senza clamore e dissonanze". L'Archivio di Architettura di Roberto Mariani.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Ulivieri, Denise
Parole chiave
  • Roberto Mariani
  • archivio
  • Pisa
  • architettura pisana
Data inizio appello
08/02/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/02/2086
Riassunto
Il seguente elaborato ha come obiettivo di riportare alla luce uno dei personaggi più significativi del panorama dell’architettura Pisana del Novecento, Roberto Mariani. Dopo un lavoro di riordino dell’Archivio di Architettura Roberto Mariani, è seguita una scrupolosa e attenta analisi dei progetti da lui elaborati. Sia nel campo del design, dell’edilizia e dell’urbanistica, l’architetto Mariani mette in atto tutta la sua esperienza e allo stesso tempo la arricchisce. I suoi collaboratori,sanno quanto cura metteva nell’esecuzione architettonica, sia nel piccolo che nel grande intervento, cercando di verificare non solo i dati funzionali ma la vivibilità dei progetti.
Grazie alla documentazione professionale conservata presso l’archivio, ho potuto direttamente conoscere e comprendere il suo modo di “fare architettura”, Mariani sosteneva che:
« Ogni singolo intervento non deve mirare a rappresentarsi come un monumento per la sua eccezionalità di materiali, forme o colori, bensì inserirsi con misura nel tessuto urbano e nel paesaggio. La libertà di espressione deve essere condizionata dalla consapevolezza di far parte di un ‘coro’, che ha origine nel passato ed a cui noi oggi dobbiamo aggiungerci senza dissonanze».
Egli infatti è rimasto sempre fedele a questa sua visione, basti pensare alle opere realizzate nel centro storico di Pisa, ovvero: il recupero dell’isolato tra Corso Italia, via Titta Ruffo e via Garofani; gli edifici danneggiati durante la Seconda Guerra Mondiale compresi nelle Corti di San Domenico in Corso Italia, progetto con il quale vince nel 1996 il prestigioso “Premio Gubbio” promosso dall’ A.N.C.I e l’ultima sua opera, il Polo Didattico G. Carmignani dell’Università di Pisa in Piazza dei Cavalieri.
L’ opera di Mariani è costantemente sostenuta da una precisa e accurata indagine tesa alla comprensione del tessuto urbano in cui l’architettura insiste; egli sente il peso e il valore che il ruolo dell’architetto riveste nella società civile e nella collettività, affermando che:
« La libertà dell’architetto non può essere paragonata a quella del musicista o del pittore, che agiscono in una dimensione temporale limitata e spazialmente mutevole. I danni all’ambiente prodotti da una architettura sbagliata restano per secoli, e la collettività deve esercitare un diritto di difesa e di controllo su questi possibili errori».
Quella di Mariani è stata un’attività intesa, egli infatti ha lasciato alla città di Pisa e provincia una cospicua mole di edifici e complessi architettonici, oltre a quelli del centro storico già citati, ricordiamo: il complesso residenziale di via Contessa Matilde, le due torri per uffici nel Centro direzionale a Cisanello, la nuova sede della Pubblica Assistenza a Pisanova, il complesso ippico “Scuderie Nuove” in località Barbaricina, opera vincitrice del Concorso Nazionale di Architettura ANPEL ’94 e pubblicata successivamente sulla rivista “Metrocubo”, la scuola media di Vecchiano, il nuovo cimitero di Cascina e l’ampliamento del Padiglione III Medico a Cisanello.
Ragguardevoli sono anche gli studi ed i progetti urbanistici, come le proposte per la riqualificazione e la valorizzazione di Marina di Pisa, progetto a cui Mariani lavorò insieme ad altri architetti pisani; senza dimenticare i Piani Regolatori Generali redatti per il Comune di Vecchiano, Collesalvetti e San Miniato e il Piano Strutturale del Comune di Lorenzana.
Questa è solo una piccola porzione dell’ ingente operato di Roberto Mariani che il seguente elaborato si prefigge di analizzare.
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