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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01132022-151607


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
DEL GRAZIA, CAMILLA
URN
etd-01132022-151607
Titolo
Possible and Impossible Worlds: Reading Contemporary Fantastic City-Novels through the Rhetorics of Fantasy and Social Geography
Settore scientifico disciplinare
L-LIN/10
Corso di studi
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Relatori
tutor Prof.ssa Ferrari, Roberta
Parole chiave
  • Urban fantasy; city novel; urban literature
Data inizio appello
25/01/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/01/2062
Riassunto
La rappresentazione narrativa della città è un fertile terreno di studio per la critica letteraria, che si è occupata di definirne forme e caratteristiche in particolar modo a partire dal grande romanzo realista, passando da quello modernista, fino ad arrivare alla decostruzione postmoderna. Solo di recente, tuttavia, ci si è dedicati a indagare un genere emerso nell’ultimo cinquantennio nell’ambito della letteratura fantastica di area anglofona: quello della “urban fantasy.” Genere ibrido, che affonda le proprie radici nel fantastico quanto nel gotico novecentesco, nella detective fiction e nel romanzo realista, l’urban fantasy diviene un luogo di ridefinizione dell’habitat cittadino. La corrente critica del “geocriticism,” in particolare, ha iniziato a evidenziare le potenzialità, insite in questo genere, di rappresentazione dell’eterogeneità del “sistema” urbano e di tematizzazione delle diverse possibili letture del reale che questa esprime.
La presente ricerca s’inserisce in questo campo, che è in rapida evoluzione. In mancanza di studi che si occupino di portare alla luce le strategie che possono essere impiegate nella “ridefinizione” del reale urbano, si propone di applicare al contesto della urban fantasy le quattro categorie retoriche presentate da Farah Mendleson: liminal fantasy, intrusion fantasy, portal-quest fantasy e immersive fantasy. Ciò consente di determinare se le strategie più ricorrenti del genere fantasy si prestino a definire l’incontro tra il fantastico e lo spazio urbano. Allo stesso tempo, permette di verificare se la città operi un’azione trasformativa sulle strategie del fantastico, adattandole in qualche misura al complesso sistema socioculturale urbano. Attraverso l’analisi di quattro romanzi contemporanei, Eggshells di Caitriona Lally (2014), Brown Girl in the Ring di Nalo Hopkinson (1998), Neverwhere di Neil Gaiman (1996) e Perdido Street Station di China Miéville (2000), il lavoro evidenzia, quindi, come il fantastico sia in grado di offrire nuove prospettive sul complesso rapporto tra la città e i suoi abitanti, oggetto d’interesse narrativo in particolar modo per un tipo particolare di urban fantasy, qui definito “fantastic city-novel.”
Per prima cosa, si contestualizza la forma del “fantastic city-novel” all’interno del genere della urban fantasy e si definiscono le modalità secondo cui l’elemento socio-spaziale entra a far parte del mondo narrato. Mancando ancora un lessico critico utile all’analisi socio-spaziale della urban fantasy, si integra quindi la riflessione sulla rappresentazione spazio-temporale nelle forme “speculative” e sul cosiddetto “straniamento cognitivo” con gli strumenti di analisi forniti dalla corrente filosofica della geografia sociale. Si presenta poi la metodologia introdotta da Mendlesohn, evidenziandone i punti di forza e le potenziali criticità. Concluso questo inquadramento critico, si muove all’analisi dei quattro romanzi, presentandoli come “punti” alternativi su un immaginario asse che congiunge un’ambientazione di tipo quasi completamente realistico a una quasi completamente fantastica. In conclusione, la tesi verifica se e come le “retoriche” del fantastico si applichino alla urban fantasy, come l’intervento del fantastico modifichi la percezione dell’ambiente urbano, e come, per contro, la città influisca sull’applicazione e sulla struttura delle retoriche stesse.
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