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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01132021-132355


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BIANCHI, FEDERICA
URN
etd-01132021-132355
Titolo
Lo Stregozzo di Marcantonio: il trionfo di un mondo capovolto
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Farinella, Vincenzo
Parole chiave
  • Stregozzo
  • Marcantonio Raimondi
  • Agostino Veneziano
  • incisione
Data inizio appello
29/01/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/01/2091
Riassunto
L’argomento da me scelto per il mio elaborato riguarda l’analisi della incisione denominata Lo Stregozzo o The Carcass. Essendo un’opera mancante di vari dati spiegherò i motivi che hanno portato alla sua datazione approssimativa e soprattutto ai possibili autori. Per condurre questa analisi mi avvarrò delle numerose teorie emerse nel corso degli anni. Lo Stregozzo è un’opera su cui molti si sono interrogati: la sua composizione, il tema stesso, suscitano dubbi, congetture e incertezze, ma grazie al confronto tra i vari scritti è possibile avvicinarsi al senso dell’opera, senza però esserne completamente sicuri. Partendo dai dati certi, inizierò con il mostrare i numerosi riferimenti a cui l’artista ha guardato per l’elaborazione del disegno. È chiara la conoscenza delle prime incisioni di Dürer, in particolare di quelle sul tema della stregoneria; una nello specifico è stata presa come modello per la raffigurazione della donna, si pensa la strega protagonista, de Lo Stregozzo. Si aggiunge poi la conoscenza di Michelangelo Buonarroti, grazie alla replica quasi identica delle pose di due suoi soggetti: un nudo maschile ne La Battaglia di Cascina e, più importante, il Dio negli affreschi della volta della Cappella Sistina, colto nell’atto di creazione del Sole e della Luna. I riferimenti proseguono con la somiglianza della strega con la allegoria dell’Invidia in una incisione di Mantegna, Zuffa di dei marini, la cui stessa composizione richiama quella de Lo Stregozzo. Infine, la presenza degli infanti, vivi e morti, ricorda quelli presenti nell’incisione su disegno di Raffaello La Strage degli Innocenti. La presenza di questi collegamenti ha permesso di datare l’incisione intorno al 1520 e di attribuire la stampa di essa a due dei più famosi incisori del periodo, Marcantonio Raimondi e Agostino Veneziano.
Ciò che rimane più incerto riguarda il tema: il nome dato all’incisione deriva da uno scritto del pittore e trattatista Paolo Lomazzo del 1584 (che lui attribuisce al Buonarroti). Il termine stregozzo deriva da “striozzo”, che è una forma dialettale del Nord Italia per indicare il rito del sabba. L’altro nome, The Carcass è stato dato da Adam Bartsch, ed è chiaramente atto all’uso fuori dall’Italia; ciò che si può notare è che se il nome inglese è un mero riferimento all’enorme scheletro che occupa la maggior parte della composizione, il titolo italiano indirizza invece verso un suggerimento tematico, che è la stregoneria ed in particolare il rito sabbatico. Questo in quanto sono presenti nella scena vari elementi che suggeriscono l’argomento, uniti alla diffusione in quel periodo di numerosi testi riguardanti l’esistenza delle streghe. Alcune teorie vogliono ricollegare l’incisione a casi di stregoneria avvenuti in Italia ma non sono condivise da tutti; ciò che però l’opera potrebbe suscitare è una riflessione sul sabba, sul suo effettivo svolgimento, sulle sembianze delle streghe, sulle loro capacità e sul potere del diavolo su di loro. Questa concatenazione di riflessioni porta a indagare l’origine stessa della figura della strega dai tempi classici e come venga concepita nel periodo rinascimentale.
Tramite questa analisi presenterò le varie teorie che vanno a proporre il possibile autore dell’opera, evidenziando i legami tra artisti e incisori, in particolare tra Raffaello e Marcantonio Raimondi e Agostino Veneziano, gli artisti più plausibili per questa grottesca creazione. Le ipotesi di attribuzione al Raimondi portano a galla il tema dell’artista come ideatore, creatore, abile in una composizione tanto fantastica da far pensare che Lo Stregozzo non voglia essere solo una effettiva rappresentazione di un tema nello specifico, quanto una autocelebrazione della propria capacità d’invenzione, fatta per intrattenere e stimolare gli eruditi contemporanei ma anche futuri, grazie alla combinazione di elementi derivanti da opere di grandi artisti.
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