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Il mio lavoro nasce con il proposito di ripercorrere la storia della carta e della sua fabbricazione e cerca, infine, attraverso l’analisi di una serie di immagini, di fornire alcuni dati che, si spera, possano essere innovativi per questo settore. Dalle origini, risalenti alla fabbricazione della carta in Cina, l’analisi ripercorre, arrivando grosso modo agli inizi del XIX sec., lo sviluppo storico, geografico e tecnico di un settore in cui l’Italia ha raggiunto e mantenuto per molti secoli un ruolo d’eccellenza. Si tratta di un lavoro che si basa su tre percorsi distinti ma nello stesso tempo connessi tra loro. Un primo percorso cerca di analizzare, dopo una breve introduzione sul materiale carta, lo sviluppo storico e geografico dello stesso. Dalla Cina si passerà al mondo arabo fino ad arrivare in Europa soffermandosi, in particolar modo, sul caso italiano e tentando di mettere in luce analogie e differenze proprie di ogni contesto storico e geografico. Un secondo percorso, mira a descrivere l’arte di fabbricare la carta. Come dettagliatamente esposto nel secondo e terzo capitolo di questa tesi, l’intero ciclo di fabbricazione della carta ha seguito, fino ai primi decenni del XIX sec., una cadenza di ritmi, una vita e delle procedure che, nel corso dei secoli, sono mutati veramente di rado. Con l’inizio del 1800, l’aumento della richiesta del prodotto e la necessità di renderlo più economico, avviarono una serie di stimolanti iniziative che favorirono l’introduzione di nuove attrezzature le quali, a loro volta, rivoluzionarono l’intero processo di fabbricazione della carta, trasformando questo materiale in un prodotto di largo consumo. Un terzo ed ultimo percorso si concentra, infine, solo ed esclusivamente sulla parte iconografica tentando, se così si può dire, di carpire i segreti dell’arte di fabbricare la carta. Si cerca, dunque, di mostrare, attraverso l’attenta analisi di alcune immagini proposte, analogie e differenze nell’arte di tale fabbricazione, insomma caratteristiche, personaggi, oggetti, ambienti etc.. che possano in qualche modo mostrarci cosa sia cambiato e perché e cosa sia rimasto, invece, assolutamente immutato.