Tesi etd-01132011-184210 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
VORRARO, ANGELA
URN
etd-01132011-184210
Titolo
Dermatosi in eta pediatrica
Fisiopatologia e peculiarita di dermatite atopica, psoriasi e candidosi
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cervadoro, Gregorio
Parole chiave
- candidosi
- dermatite atopica
- dermatosi
- pediatrica
- psoriasi
Data inizio appello
22/02/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/02/2051
Riassunto
La pelle del neonato e del lattante, a differenza di quella dell’adulto si presenta morbida, liscia ed elastica ma necessita di attenzione perché è sottile ed indifesa.
Nei primi mesi di vita l’epidermide, con uno spessore che è circa la metà di quello dell’adulto, non è in grado di garantire un efficace protezione nei confronti di sostanze sia chimiche (prodotti cosmetici) che microbiche e questo danneggia non solo lo strato corneo, che presentando un ridotto spessore e una minor forza di coesione tra le cellule non esplica più la sua funzione di protezione, ma anche il film idrolipidico che riveste lo strato corneo stesso, incompleto nella sua composizione (mancanza di lipidi quali trigliceridi, squalene ed acidi grassi liberi), che risulta cosi avere una ridotta azione disinfettante, fungistatica e battericida.
La TEWL, ovvero la perdita di acqua trans epidermica, è strettamente legata all’integrità dello strato corneo. Se la barriera è integra si avrà minor passaggio di sostanze garantendo la funzione di difesa della pelle. Il film idrolipidico si mette in relazione con il ph cutaneo, che garantisce protezione battericida nei confronti dei microrganismi patogeni. Normalmente il ph è acido mentre nel neonato alla nascita è alcalino per poi diminuire e arrivare ad un valore normale verso la 4a settimana di vita. Il valore alcalino è dovuto a una differente composizione dei lipidi della superficie cutanea con la prevalenza di quelli di derivazione epidermica (colesterolo).
Tra le patologie più diffuse nei bambini che evidenziano alterazioni della funzione barriera (strato corneo e film idrolipidico) ci sono la dermatite atopica, la psoriasi e le candidosi.
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica multifattoriale caratterizzata da lesioni eczematose, xerosi, lichenificazione ed essudazione con prurito. Frequente nel neonato è l’allergia agli alimenti tra i fattori immunologi. Risulta una patologia caratterizzata da un incremento dei linfociti t herper-2 che sfocia con la cronicizzazione in una risposta immunologica mediata da t herper-1. Un ruolo importante nella fisiopatologia è assunto anche dall’alterazione della funzione barriera che vien meno per la riduzione delle ceramidi e della fillagrina (proteina aggregante) con cellule meno adese che si sfaldano e ciò determina un aumento della TEWL. Nel neonato la dermatite colpisce principalmente il viso con risparmio della regione centro facciale.
La psoriasi è una dermopatia eritemato-squamosa multifattoriale. Caratterizzata da macule-papule a margini netti rossastre ricoperte da squame argentee. Tra le forme cliniche frequenti nel neonato ritroviamo la napkin psoriasis che colpisce l’area del pannolino. Con lesioni eritematose rosse lucide con assenza di squame per la macerazione a cui va incontro la zona per la presenza di urina e feci.
L’area del pannolino è anche la zona prediletta per le candidosi dove la riduzione della funzione barriera e la presenza di fattori predisponenti come la macerazione stessa danno via libera al fungo di crescere liberamente dando vita ad infezioni manifeste. In queste patologie l’approccio clinico deve necessariamente prevedere un intervento multidisciplinare(dermatologo-pediatra-allergologo) viste le differenze morfologiche e funzionali della cute del neonato e la comparsa di entità proprie ed esclusive dell’età pediatrica. Ciò richiede un trattamento tagliato su misura a seconda dell’età e delle necessità del neonato risultando sensibili anche alle problematiche psicologiche a cui il bambino e i genitori possono andare incontro.
Nei primi mesi di vita l’epidermide, con uno spessore che è circa la metà di quello dell’adulto, non è in grado di garantire un efficace protezione nei confronti di sostanze sia chimiche (prodotti cosmetici) che microbiche e questo danneggia non solo lo strato corneo, che presentando un ridotto spessore e una minor forza di coesione tra le cellule non esplica più la sua funzione di protezione, ma anche il film idrolipidico che riveste lo strato corneo stesso, incompleto nella sua composizione (mancanza di lipidi quali trigliceridi, squalene ed acidi grassi liberi), che risulta cosi avere una ridotta azione disinfettante, fungistatica e battericida.
La TEWL, ovvero la perdita di acqua trans epidermica, è strettamente legata all’integrità dello strato corneo. Se la barriera è integra si avrà minor passaggio di sostanze garantendo la funzione di difesa della pelle. Il film idrolipidico si mette in relazione con il ph cutaneo, che garantisce protezione battericida nei confronti dei microrganismi patogeni. Normalmente il ph è acido mentre nel neonato alla nascita è alcalino per poi diminuire e arrivare ad un valore normale verso la 4a settimana di vita. Il valore alcalino è dovuto a una differente composizione dei lipidi della superficie cutanea con la prevalenza di quelli di derivazione epidermica (colesterolo).
Tra le patologie più diffuse nei bambini che evidenziano alterazioni della funzione barriera (strato corneo e film idrolipidico) ci sono la dermatite atopica, la psoriasi e le candidosi.
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica multifattoriale caratterizzata da lesioni eczematose, xerosi, lichenificazione ed essudazione con prurito. Frequente nel neonato è l’allergia agli alimenti tra i fattori immunologi. Risulta una patologia caratterizzata da un incremento dei linfociti t herper-2 che sfocia con la cronicizzazione in una risposta immunologica mediata da t herper-1. Un ruolo importante nella fisiopatologia è assunto anche dall’alterazione della funzione barriera che vien meno per la riduzione delle ceramidi e della fillagrina (proteina aggregante) con cellule meno adese che si sfaldano e ciò determina un aumento della TEWL. Nel neonato la dermatite colpisce principalmente il viso con risparmio della regione centro facciale.
La psoriasi è una dermopatia eritemato-squamosa multifattoriale. Caratterizzata da macule-papule a margini netti rossastre ricoperte da squame argentee. Tra le forme cliniche frequenti nel neonato ritroviamo la napkin psoriasis che colpisce l’area del pannolino. Con lesioni eritematose rosse lucide con assenza di squame per la macerazione a cui va incontro la zona per la presenza di urina e feci.
L’area del pannolino è anche la zona prediletta per le candidosi dove la riduzione della funzione barriera e la presenza di fattori predisponenti come la macerazione stessa danno via libera al fungo di crescere liberamente dando vita ad infezioni manifeste. In queste patologie l’approccio clinico deve necessariamente prevedere un intervento multidisciplinare(dermatologo-pediatra-allergologo) viste le differenze morfologiche e funzionali della cute del neonato e la comparsa di entità proprie ed esclusive dell’età pediatrica. Ciò richiede un trattamento tagliato su misura a seconda dell’età e delle necessità del neonato risultando sensibili anche alle problematiche psicologiche a cui il bambino e i genitori possono andare incontro.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |